Transizione digitale e innovazione. Questi i temi al centro della Direzione regionale di Legacoop Marche, dedicata ad “Evoluzione cooperativa”, progetto di digitalizzazione delle imprese cooperative realizzato con il contributo della Camera di Commercio delle Marche.
È stato un appuntamento “per approfondire e presentare le opportunità cooperative offerte dall’associazione e per sviluppare strumenti fondamentali per il futuro delle imprese”, ha sottolineato il presidente Gianfranco Alleruzzo, chiarendo che la diramazione territoriale di Legacoop: “Sta creando un percorso pianificato basato sui bisogni specifici e sulle caratteristiche delle cooperative, che consenta di realizzare la transizione digitale alle migliori condizioni economiche. Per farlo, come associazione investiamo su Marche Digital Innovation Hub cooperativo voluto per supportare il nostro sistema nella gestione del processo di innovazione e trasformazione digitale”.
“È fondamentale capire quali sono le priorità delle cooperative e individuarne i bisogni”, ha dichiarato il presidente della Fondazione PICO Piero Ingrosso, partecipando ai lavori della Direzione di Legacoop Marche: “La specializzazione di PICO, in collaborazione con ognuna delle Legacoop territoriali, contribuisce ad accelerare il processo di crescita digitale dell’impresa cooperativa”.
Le attività di Marche Digital Innovation – DIH cooperativo della regione Marche, creato da Legacoop Marche e Confcooperative Marche, nonché partner del Nodo PICO Marche – sono state illustrate da Nicola Denti e Alessandro Capriotti. MDI si occupa di assessment digitale e strategia d’impresa, cultura e formazione delle competenze digitali, sostegno all’accesso ai bandi di finanziamento, ecosistemi dell’innovazione e networking.
Legacoop Marche è partner di Edih4Marche, il polo europeo per la transizione digitale delle imprese marchigiane, che ha vinto la gara europea per la costituzione di una rete di European Digital Innovation Hub, superando una accurata selezione e posizionandosi tra i 13 Edih italiani, che saranno finanziati al 100% dall’Unione europea e dallo Stato italiano.