Si è conclusa il 18 luglio a Leuven l’”ICA – International cooperative alliance – CCR Global and European Cooperative Research Conference” sul tema “Innovazione nella governance cooperativa. Governare l’innovazione cooperativa”.
La rassegna ha raccolto numerosi contributi scientifici da ricercatori e professionisti del settore cooperativo di tutto il mondo. Tra questi, Andrea Cori, ricercatore del Centro Studi Legacoop, e Francesca Martinelli, direttrice della Fondazione Centro Studi Doc Servizi, hanno presentato i primi risultati di uno studio che approfondisce la presenza e la consistenza del movimento cooperativo nelle aree interne italiane. Lo studio, che si basa su metodi quantitativi e qualitativi, rivela che l’incidenza numerica e il peso occupazionale e produttivo delle cooperative cresce nelle aree interne italiane e in particolare nei comuni periferici e ultraperiferici, in relazione alle altre forme di impresa.
Tali risultati appaiono ancora più consistenti nelle regioni del Sud e delle isole, dove la popolazione affronta le maggiori difficoltà nell’accesso ai servizi essenziali. L’analisi statistica evidenzia inoltre una concentrazione territoriale dei comuni periferici ad alta incidenza cooperativa che suggerisce l’ipotesi della presenza di cluster cooperativi.
Infine dall’analisi qualitativa, basata su interviste approfondite ai responsabili delle cooperative che operano nei comuni periferici e ultra-periferici, emerge un chiaro ruolo delle Associazioni cooperative nello sviluppo della cooperazione nelle aree interne del Paese.