È nato il 28 luglio a Perugia il Coordinamento dell’Italia Mediana di Legacoop Produzione e Servizi, costituito dalle strutture associative regionali del centro Italia rappresentate da Matteo Ragnacci (Umbria), Ivan Ferrucci (Toscana), Liana Ciccone (Abruzzo), Nicola Denti (Marche) e Daniela Angher (Lazio).
Un coordinamento sinergico territoriale che comprende più di 600 cooperative e con un valore di produzione aggregato di un miliardo e seicento milioni di euro.
Il presidente di Legacoop Produzione e Servizi Umbria Matteo Ragnacci, nominato oggi coordinatore dell’Italia Mediana e a cui vanno i migliori auguri del Presidente dell’Associazione Nazionale Gianmaria Balducci, ha commentato: “È un lavoro corale che si realizza dopo un percorso di condivisione all’interno di una strategia di visione di lungo periodo. Abbiamo bisogno, dopo la crisi pandemica e nel pieno di una situazione di instabilità globale che hanno cambiato radicalmente gli stili di vita e l’approccio al mercato, di rispondere in maniera decisa con una proposta che ridefinisca il perimetro e le modalità di azione, per costruire insieme le migliori condizioni per la diffusione della cultura dell’impresa cooperativa come fattore di sviluppo locale democratico e partecipativo, migliorando la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, soprattutto nelle aree a rischio spopolamento”.
Il Coordinamento nasce, in primo luogo, per la necessità di riaffermare la cooperazione come risposta a fabbisogni nuovi e diversi generati dalle crisi, per rafforzare la vicinanza alle cooperative attraverso i presidi regionali di Legacoop Produzione e Servizi e per ridefinire/modernizzare il ruolo del sistema di rappresentanza delle cooperative attraverso specifiche politiche di sviluppo su base interregionale.
“Con la costituzione del Coordinamento territoriale dell’Italia Mediana, – commenta il Direttore di Legacoop Produzione e Servizi Andrea Laguardia – che va ad aggiungersi a quello già esistente del Mezzogiorno, aggiungiamo un tassello alla riorganizzazione dell’Associazione che vede nella presenza territoriale uno dei pilastri fondamentali. Creare nuove connessioni tra territori e settori è sempre più necessario per rispondere al meglio ai mutamenti continui del mercato e dell’economia. La collaborazione tra le numerose cooperative di lavoro nelle regioni coinvolte attraverso progetti specifici consegna ai territori una possibilità in più per creare sviluppo e occupazione”.
Gli obiettivi strategici saranno quelli di affermare la cooperazione come fattore determinante allo sviluppo con un nuovo patto sociale con le pubbliche amministrazioni; accompagnare la trasformazione aumentando competitività e dimensionamento delle cooperative attraverso l’individuazione di mercati innovativi e favorendo integrazioni, progettualità comuni e reti di impresa, stimolare digitalizzazione e innovazione per aumentare competenze, produttività, buona occupazione e dinamismo (formazione ed informazione); proporre nuova e qualificata cooperazione puntando sulle comunità energetiche rinnovabili, sulle cooperative di comunità, sui workers buyout e sulle reti cooperative; ingaggiare gli strumenti associativi stimolando gli strumenti di finanza, quelli formativi e consortili della cooperazione per supportare le nuove progettualità interregionali.
“Non potevamo – chiosa Ragnacci – quindi parlare di confini, ma anzi di connessioni, di sistemi e quindi di interregionalità, attraverso un nuovo modello della rappresentanza che rafforzi l’accompagnamento ai bisogni delle imprese cooperative alle quali vanno garantiti. Collaboreremo a stretto contatto con il Coordinamento del sud, già costituito, e ovviamente con l’associazione nazionale di Legacoop Produzione e Servizi, che ringraziamo per aver creduto nel nostro progetto”.
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