Legacoop Piemonte: Tarello (cooperativa Valli unite) nominato nel Tavolo di filiera del Legno del MASAF

Gianni Tarello, presidente della cooperativa Valli Unite, è stato nominato dall’Assemblea CNEL rappresentante del Tavolo di filiera del Legno presso il ministero dell’Agricoltura.

Per Tarello, che da sempre opera in questo mondo, si tratta di una soddisfazione, ma anche di una importante sfida: “Sono contento di questa nomina perché è da quarant’anni che mi occupo del mondo forestale, non solo con la cooperativa che ho contribuito a fondare, ma anche attraverso i miei studi universitari in Scienze Forestali. Proprio per questo, però, so anche quali sono i problemi – ha dichiarato il presidente della cooperativa Valli Unite -. Purtroppo – ha proseguito – il mondo forestale in Italia è molto trascurato: il 40% dei territori è coperto da boschi, ma importiamo l’85% del legno che ci serve. Facciamo dunque fatica a valorizzare i nostri prodotti e a vederli, anche perché siamo privi di quelle certificazioni che danno valore sul mercato”.

Dunque, per Gianni Tarello, è importante portare all’attenzione del tavolo tematiche da troppo tempo trascurate: “Dobbiamo puntare su una gestione forestale sostenibile e attiva e su una pianificazione e una politica forestale che negli ultimi settant’anni non è mai stata fatta”. Un impegno per il presente e le aziende del settore, come la cooperativa Valli Unite che rappresenta un punto di riferimento per il territorio piemontese: nata circa 30 anni fa, conta ora 30 soci e 50 dipendenti e ha dato vita a un consorzio forestale che gestisce quattromila ettari nel Canavese.

Sulla nomina di Tarello ha detto la sua anche Patrizio Mecacci, responsabile del settore forestale di Legacoop Agroalimentare: “Ringrazio a nome del settore forestale il presidente di Legacoop Simone Gamberini per aver avanzato questa candidatura al CNEL. È un riconoscimento importante alla cooperazione forestale. Questo settore sa unire la capacità di dare buona occupazione, di farlo nelle aree interne, di operare per la salvaguardia dell’ambiente e la cura del territorio. La sfida di oggi è rafforzare questo presidio per costruire filiere produttive innovative, che liberino l’Italia da fenomeni di importazione massiva dei prodotti legnosi, e per portare efficienza e qualità nella gestione delle opere di manutenzione del territorio”.

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