Legacoop Romagna, commemorato a Ravenna il 142esimo anniversario della nascita della prima cooperativa di lavoro

Ravenna, 9 aprile 2025 – Si è svolta mercoledì 9 aprile la commemorazione del 142esimo anniversario della fondazione dell’Associazione Generale Operai Braccianti del Comune di Ravenna. 

Un gruppo di cooperatori ha ricordato la prima assemblea che diede vita al sodalizio, recandosi in visita, presso via Carraie 58, alla cosiddetta “Casa dei sette solai”, dove è apposta la targa celebrativa: l’8 aprile 1883, trentadue soci, guidati da Nullo Baldini, costituirono la prima cooperativa tra braccianti in Italia. 

Il presidente di CAB Ter.Ra Fabrizio Galavotti ha tratteggiato il contesto storico in cui nacque l’esperienza, di cui la sua cooperativa è diretta discendente. 

Tra gli ospiti della cerimonia il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, l’Assessora al Lavoro del Comune di Ravenna, Federica Moschini, il direttore di CAB Ter.Ra., Lino Bacchilega, il presidente di Promosagri, Stefano Patrizi, il presidente della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna, Lorenzo Cottignoli, il presidente della CAB Campiano, Massimo Pepoli, e il presidente del Consorzio di bonifica della Romagna, Stefano Francia

“Ricordare questi anniversari storici”, ha dichiarato Paolo Lucchi, “non è solo un doveroso omaggio alla lungimiranza dei pionieri che hanno dato vita al movimento cooperativo in Romagna, ma anche un modo per promuovere i valori a cui la cooperazione si ispira da sempre. In un contesto storico difficile, Nullo Baldini e gli altri soci seppero dare vita a un modello di impresa basato sulla mutualità e sulla centralità del lavoro e della persona, con un’intuizione che ha cambiato il volto del territorio e che continua a segnare la storia economica e sociale della nostra Romagna e dell’intero Paese. Oggi le Cooperative Agricole Braccianti portano avanti con i fatti quella visione di lavoro e diritti, riaffermando la forza e la modernità del modello cooperativo”.

Le Cooperative Agricole Braccianti della provincia di Ravenna, eredi dei pionieri dell’Associazione Generale Operai Braccianti, sono oggi sette e conducono 12mila ettari di terreno, dando lavoro a oltre seicento persone.

Le attività condotte dalle CAB costituiscono un’eccellenza agricola europea, una base produttiva fondamentale per la filiera agroalimentare romagnola e comprendono numerosi settori: produzioni vegetali erbacee e arboree con metodi di agricoltura integrata e biologica, produzioni zootecniche (bovini da latte e da carne), produzione di energia da fonti rinnovabili (biogas, fotovoltaico), agriturismi. L’impegno ambientale è assicurato da interventi su oltre ottocento ettari di rinaturalizzazioni, con boschi, siepi e aree umide.

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