Legacoop Romagna: elezioni regionali, mantenere metodo di lavoro condiviso

“Le elezioni del 17 e 18 novembre rappresentano un appuntamento strategico per tutta l’Emilia-Romagna. Chi governerà l’ente regionale per i prossimi 4 anni avrà il non facile compito di mantenere i livelli di qualità della vita attuali e rilanciare il territorio, dopo anni segnati da sfide di ogni tipo: la pandemia, la crisi economica, la situazione internazionale, l’alluvione”. Così Legacoop Romagna in vista delle prossime elezioni regionali. L’Associazione ha deciso di inviare una lettera aperta ai candidati, per condividere nuovamente il proprio contributo di proposte.  Allo stesso tempo si è rivolta alle imprese associate, al fine di incentivare il più possibile la partecipazione democratica al voto, principio cardine di tutto il movimento cooperativo.

I cooperatori sono convinti che gli ottimi risultati raggiunti dalla Regione, che in molti parametri si trova ai primi posti in Europa e nel mondo, derivino da un metodo preciso, costruito attorno a criteri precisi di condivisione, responsabilità e ascolto. Secondo Legacoop Romagna lo sforzo di coesione avviato con il “Patto per il clima e il lavoro”, che ha coinvolto proficuamente tutti  i livelli regionali delle parti sociali, non solo deve proseguire, ma deve anche essere sottoposto a un’opera di revisione e di rafforzamento.

Questo perché, nonostante la capacità amministrativa dimostrata in questi anni, i problemi non mancano. Ed è solo facendo sistema che sarà possibile affrontare in modo efficace le emergenze che interessano le persone: prima di tutto la sicurezza idrogeologica del territorio, perché di fronte al cambiamento climatico la Romagna si è scoperta di nuovo fragile.

Altri temi prioritari, secondo l’Associazione, sono: l’invecchiamento della popolazione e la diminuzione delle nascite, la necessità di difendere la qualità del servizio sanitario pubblico e universale, il diritto alla mobilità, il problema della casa per lavoratori e famiglie, le nuove tecnologie che modificano la relazione dentro e fuori le città, la rigenerazione e la riqualificazione urbana.

Per quanto riguarda le imprese, la difficoltà a trovare lavoratori per garantire servizi e produzioni è citata come la questione più sentita da sei cooperative su dieci.

“Di fronte a queste sfide, non mancano le tentazioni autocratiche. Occorre invece serrare le fila, rafforzare i momenti di collaborazione, concertazione e confronto che tutte le forze sociali e le istituzioni possono mettere in campo. Ed è importante che chi governerà la Regione eserciti appieno il suo ruolo strategico di istituzione sovraterritoriale al servizio di tutti i cittadini”. Conclude la nota di Legacoop Romagna.

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