Legacoop Romagna lancia il progetto di comunicazione “La visione cooperativa”, Gamberini ospite della prima puntata

La storia, l’attualità e soprattutto il futuro dell’impresa cooperativa: questi gli argomenti di “La Visione Cooperativa”, il nuovo progetto di comunicazione di Legacoop Romagna che si articola su tutti i canali dell’associazione. Si chiama così la nuova testata giornalistica cartacea, che raccoglie l’eredità della “Romagna Cooperativa”, e prende lo stesso titolo anche il format di interviste che ogni mese propone un dialogo sui temi al centro dello sviluppo del territorio e del Paese. I protagonisti della prima puntata sono stati tre ospiti di eccezione: il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini, il presidente di Legacoop Romagna Paolo Lucchi e il presidente di Cooperativa Braccianti Riminese, nonché vicepresidente di Legacoop Romagna, Valerio Brighi. La trasmissione è stata registrata alla CBR di Rimini e sarà diffusa, in versione integrale e sotto forma di brevi estratti, su tutti i media di Legacoop.

Al centro del dibattito la situazione di incertezza sui tempi e sulle modalità della ripresa economica, a partire da quanto descritto nel report di AreaStudi Legacoop nato dalla collaborazione con IPSOS e Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna, ma anche i temi più caldi del momento per le aziende: la crisi demografica, la difficoltà a reperire personale e la necessità di mettere mano ai flussi migratori, l’adeguamento della rete delle infrastrutture romagnole, ma anche i rapporti con la struttura commissariale dopo l’alluvione, la legge finanziaria appena approvata e il nuovo assetto della Regione.

«Il limite più grande della nuova legge di bilancio – ha detto Simone Gamberini – è l’assenza di una visione di lungo periodo. Non basta gestire l’esistente; servono politiche industriali e sociali che accompagnino il paese verso uno sviluppo sostenibile, incentivino gli investimenti e affrontino temi strutturali come la crisi demografica e la competitività internazionale. Il ruolo di Legacoop in questo è centrale».

«La Romagna è un territorio che vuole continuare a essere attrattivo – gli ha fatto eco Lucchi –, ma ci sono questioni che il Governo deve affrontare e che mettono in difficoltà le cooperative che vogliono crescere. La carenza di manodopera qualificata, i tempi interminabili della burocrazia e l’assenza di politiche che incentivino gli investimenti e favoriscano il ricambio generazionale sono ostacoli che rischiano di compromettere la competitività e lo sviluppo delle nostre imprese».

“Le cooperative rappresentano una realtà che mette al centro le persone – ha detto il presidente di CBR, Valerio Brighi –, ma oggi dobbiamo affrontare sfide cruciali: la carenza di manodopera e la difficoltà nel ricambio generazionale. Alla nuova giunta regionale chiediamo interventi concreti per le infrastrutture, ma anche per snellire la burocrazia e promuovere percorsi di formazione e integrazione per i nuovi lavoratori».

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