Legacoop Romagna: nasce la comunità energetica cooperativa di Forlì-Cesena

Si è costituita ufficialmente la comunità energetica cooperativa di Forlì-Cesena, la terza delle quattro previste dal piano di Legacoop Romagna per contribuire alla transizione energetica.

Presieduta da Federico Morgagni, funzionario di Legacoop Romagna, la sua compagine sociale è formata da otto cooperative aderenti a Legacoop Romagna: Idrotermica, Eta Beta, Pubblifest, Cooperdiem, CCILS, Unica, COAP, Around Sport, alle quali si aggiunge l’impresa privata lmera Srl di Forlì.

La produzione di energia coprirà dodici cabine primarie e la somma delle potenze installate da ogni componente della comunità arriva a quasi 1 megawatt. 

Al megawatt prodotto dai nove soci si aggiungeranno 500 chilowatt che saranno messi a disposizione da un produttore terzo sempre cooperativo: questo grazie all’impianto realizzato per il proprio autoconsumo e che in alcuni mesi dell’anno, quando la fabbrica non è operativa, può fornire l’energia prodotta alla comunità energetica. 

“La cooperativa – ha detto Emiliano Galanti, responsabile del settore innovazione di Legacoop Romagna – è nata su spinta della cooperativa Idrotermica e grazie alle risorse messe a disposizione dal bando della Regione Emilia-Romagna, sulla base di un progetto del movimento cooperativo avviato nel 2022 in collaborazione con la cooperativa Ènostra. In autunno nascerà anche la comunità energetica cooperativa che opererà nel territorio riminese, andando a completare il progetto su cui lavoriamo da tempo e che prevede di operare su questo tema con 4 cooperative nel territorio romagnolo”.

“Questa iniziativa – ha commentato il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi – pone la Romagna ai primi posti in Italia fra i territori che stanno promuovendo un modello energetico sostenibile e partecipativo. Ma non solo: da un lato riafferma il valore del modello cooperativo per la creazione di imprese innovative, dall’altro realizza in concreto il principio della collaborazione tra imprese che hanno deciso di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale”.

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