Lo scorso 17 aprile Legacoop ha partecipato al convegno organizzato da Libera, Archivio Pace e Disarmo e Fondazione Finanza Etica, dedicato a discutere i rischi posti dal Disegno di Legge attualmente in discussione alla Camera che modifica, peggiorandola in maniera rilevante, la normativa italiana sull’esportazione di armi (L185/90).
A partire dal 1990 grazie alla legge 185 è stato possibile determinare procedure autorizzative puntuali e trasparenti per l’export di armi, che includessero anche criteri non economici. Un approccio che è stato poi ripreso sia dalla Posizione Comune UE sull’export di armi sia dal Trattato ATT (Arms Trade Treaty). Sebbene nel corso degli anni anche una Legge che prevede il divieto di invio di armi verso Paesi in conflitto, che spendono troppo per gli eserciti, in cui ci siano gravi violazioni dei diritti umani non sia stata in grado di fermare esportazioni di sistemi militari con impatti negativi, è indubbio il grande ruolo di trasparenza che essa ha avuto. Permettendo a Parlamento e società civile di conoscere i dettagli di un mercato spesso altamente opaco.
Il disegno di legge attualmente in discussione alla Camera vedrebbe cadere molti dei presidi di trasparenza della legge 185/90, dal controllo parlamentare sulle autorizzazioni governative concesse alla lista pubblica degli istituti finanziari con attività nel settore delle armi, solo per citarne alcuni.
Al seguente link è possibile accedere a maggiori informazioni e firmare la petizione lanciata dall’Archivio Pace e Disarmo (e supportata dalle maggiori OSC Italiane) per difendere e migliorare la Legge 185/90: https://retepacedisarmo.org/2024/basta-favori-ai-mercanti-di-armi/
Al contempo, Legacoop prosegue – insieme ai colleghi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – a collaborare ai lavori del Civil 7 (C7), gruppo di attivazione ufficiale della società civile nei confronti del G7 di cui l’Italia detiene la presidenza di turno.
In particolare è stato consegnato ai Ministri degli Esteri del G7, riuniti a Capri il 19 aprile, un Position paper del C7, che richiede uno sforzo senza precedenti per ristabilire un sistema di equilibrio multilaterale che promuova percorsi di pace e diritto internazionale, in opposizione alle attuali derive belliciste.
Tra numerosi aspetti cardine, il documento consegnato integra le proposte sollevate dal movimento cooperativo affinché si investa nella costruzione della pace partendo dal dialogo transfrontaliero tra le organizzazioni della società civile, rafforzando le reti globali, in linea con l’attività che giornalmente vede Legacoop impegnata a dialogare e creare ponti tra movimenti cooperativi di paesi in conflitto (come i movimenti cooperativi di Palestina, Israele e Iran).
Il documento è disponibile in versione originale (EN) al seguente link: https://civil7.org/news/2227/ ed in Italiano al seguente link: https://www.legacoop.coop/wp-content/uploads/2024/04/C7-Statement-to-G7_Ita.pdf