Legacoop Umbria, con la sua associazione Legacoopsociali Umbria e Ordine dei giornalisti dell’Umbria, ha organizzato un incontro formativo per la categoria dal titolo “Glossario fragile, maneggiare con cura: parole e persone in condizione di fragilità” presentando il lavoro fatto dal Gruppo comunicazione nazionale di Legacoopsociali. Un progetto partito all’indomani della pandemia, durato sei mesi, che ha inteso ricercare e indagare l’uso delle parole per le persone in condizioni di fragilità o esse stesse fragili per la realtà che raccontano: disabilità, dipendenze, salute mentale, caregiver, minori vittime di abusi, mutualismo, diversità e altro ancora.
“Le persone fragili per noi sono una risorsa – dichiara Danilo Valenti, presidente di Legacoop Umbria – nelle nostre cooperative sociali abbiamo 800 svantaggiati, su 6000 occupati. Il loro impegno quotidiano è rivolto alla fragilità, e sanno bene quanto le parole possano essere strumenti delicati. Ieri abbiamo collaborato con i commercialisti, oggi con i giornalisti e questo evento è un percorso della nostra associazione verso un confronto costante con tutti gli ordini professionali”.
“Il glossario – afferma Andrea Bernardoni di Legacoop Umbria – è partito da una riflessione collettiva fatta da operatori sociali e da cooperatori, coinvolgendo utenti, famiglie e esperti di comunicazione, professori universitari e giornalisti. Abbiamo attivato un processo partecipato per creare senso intorno a parole inclusive. L’obiettivo è quello di costruire un linguaggio capace di includere e di accogliere”.
L’obiettivo ultimo di questo lavoro è quello di costruire un vocabolario che possa generare diritti, che possa andare oltre le parole per costruire politiche inclusive e organizzazioni capaci di includere..