La cooperativa GBM, il 26 giugno alle 15 alla Sala dei Notari a Perugia, ha organizzato un evento al quale erano presenti, tra gli altri, il primo ricercatore del CNR e divulgatore scientifico Mario Tozzi ed il Presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini, per festeggiare i 10 anni di cooperazione e i 60 anni di attività: un’occasione per promuovere il modello cooperativo dei Workers Buyout e per riflettere sulle innovazioni nei campi dell’imprenditorialità e della sostenibilità energetica.
L’attività aziendale avviata negli anni ’60 che aveva come core business l’installazione di impianti elettrici, col tempo si è specializzata fino a diventare oggi un’impresa che offre un servizio globale con un’attenzione particolare all’ambiente e alla sostenibilità. Dal 2014, GBM, per accompagnare il ricambio generazionale, ha scelto di adottare il modello imprenditoriale cooperativo dei WBO, un processo volto a garantire la continuità operativa aziendale.
“Quello in cui noi crediamo – ha detto Nicola Stabile, Presidente della GBM soc. coop. – è un’impresa che innovando costantemente stia sul mercato. E per farlo deve essere sana e fare utili. Solo facendo utile si potrà redistribuire la ricchezza. Essere cooperativa significa creare e redistribuire ricchezza a donne e uomini, alle socie e ai soci, che lavorano”.
In questi 10 anni il fatturato di GBM è triplicato, la cooperativa ha assunto oltre 30 persone arrivando a contare 60 addetti, e redistribuito 1,5 milioni di euro ai propri lavoratori, inoltre, grazie ai pannelli fotovoltaici installati, ogni anno produce 78.000.000 kWh di energia verde, perseguendo la propria mission in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’evento, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, è stato anche un momento per delineare le sfide future e le possibili soluzioni per un mondo più green e inclusivo.