Legacoopsociali e il suo impegno per la legalità: cooperazione sociale e beni confiscati alle mafie

Roma, 21 marzo – Legacoopsociali rinnova la partecipazione alla Giornata nazionale della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti di mafia, che taglia quest’anno il traguardo della XXX edizione, con la presenza delle proprie associate alla manifestazione nazionale che si è svolta sabato 22 marzo a Trapani.

A quasi 30 anni dalla legge 109/1996 (sulle disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati), le cooperative sociali continuano a svolgere un ruolo di primo piano nella gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Secondo i dati del dossier Raccontiamo il bene” dell’associazione Libera, sono 232 le cooperative sociali attive in questo segmento, con il 56,8% delle attività svolte che riguardano il welfare e le politiche sociali, il 25,6% la promozione culturale e il turismo sostenibile, il 10% l’agricoltura e all’ambienteSicilia, Campania, Lombardia e Calabria sono le regioni con il maggior numero di realtà sociali impegnate nella gestione di questi beni.

Restituire aziende, immobili e risorse sottratti alle mafie alle comunità significa creare lavoro equo e inclusione sociale. Da Agrigento a Milano, la cooperazione sociale è protagonista di progetti di welfare, formazione e inserimento lavorativo, riaffermando il valore della legalità e della giustizia sociale.

“La Giornata del 21 marzo è un appuntamento fondamentale per rinnovare l’impegno e la memoria”, afferma Massimo Ascari, presidente nazionale di Legacoopsociali. “La cooperazione sociale vuole contribuire non solo alla diffusione dei valori dell’antimafia, ma anche alla costruzione di un modello di economia sociale basato sulla gestione responsabile dei beni confiscati, dal Mezzogiorno al Nord”.

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