Legacoopsociali FVG: no a risparmi sugli appalti per i servizi sociali

Venerdì 28 febbraio – L’Osservatorio regionale sugli appalti e sugli accreditamenti territoriali del Friuli-Venezia Giulia, previsto dal nuovo CCNL della cooperazione sociale e di cui fa parte Legacoopsociali Friuli-Venezia Giulia, in rappresentanza delle associazioni datoriali della cooperazione sociale regionale e delle organizzazioni sindacali, ha recentemente contestato formalmente la gara d’appalto relativa al servizio di assistenza domiciliare (sad) per i comuni dell’ambito territoriale Carso Isonzo Adriatico.

Il servizio, rivolto ad anziani, persone con disabilità o fragilità sociale e minori residenti, prevede l’assistenza domiciliare leggera e intensiva e il risanamento abitativo, oltre che gli accompagnamenti sul territorio e lo svolgimento di piccole commissioni.

Con una duplice comunicazione, alla quale non è stata data risposta da parte dell’Ambito, l’Osservatorio ha sottolineato come, per assicurare la corretta e dovuta qualità del servizio ai beneficiari, sia cruciale garantire la sostenibilità economica dei servizi di assistenza domiciliare.

Dalla analisi dell’Osservatorio, le risorse economiche messe a disposizione per il servizio triennale sono state assolutamente insufficienti a coprire i costi del personale e organizzativi del servizio in appalto; infatti, da una attenta analisi delle procedure di affidamento riferite allo stesso servizio, a livello regionale e non, emerge come la voce “altri costi”, eccedente il c.d. “costo del lavoro”, venga valorizzata con percentuali che vanno dal 12% fino al 24%, ben più alte del valore del 4,77% previsto dalla gara dell’Ambito di Monfalcone.

Tali osservazioni sono state ampiamente condivise dal sistema cooperativo regionale che si è trovato, suo malgrado, nell’impossibilità di poter presentare offerte per la garaa causa delle macroscopiche e deficitarie condizioni economiche poste a base d’asta, con il rischio per gli utenti e le loro famiglie di perdere un servizio apprezzato e qualificato come quello di cui hanno usufruito in questi anni.

Il coordinatore dell’Osservatorio regionale sugli appalti, ovvero Paolo Bernardis di Uil-FPL, ha commentato che “non si può risparmiare sulla salute delle persone fragili”. Il coordinatore e i componenti dell’Osservatorio inoltre hanno espresso forte preoccupazione in merito al passaggio del personale dagli attuali gestori al futuro operatore economico: “Esprimiamo una fortissima preoccupazione in merito a questa situazione, che rischia di determinare un esubero di oltre 100 persone attualmente impegnate nei servizi erogati sul territorio; con questa impostazione di gara, gli operatori rischiano di trovarsi nell’assenza totale di garanzie e tutele”.

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