In merito alla sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione riguardo alla gratuità delle rette nelle RSA per malati di Alzheimer, Legacoopsociali esprime profonda preoccupazione per l’impatto che il verdetto potrà avere sull’intero sistema socio-assistenziale.
Secondo l’Associazione, la sentenza apre uno scenario di grave incertezza per tutti i soggetti che erogano servizi sociosanitari, creando un pericoloso effetto a catena che si riversa sull’intero sistema, dagli operatori all’utente finale, passando per le famiglie.
Sul tema, il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari ha dichiarato: “Il riconoscimento del diritto del cittadino alla gratuità delle cure all’interno dell’assistenza ricevuta nelle RSA per determinate patologie, che sembra affermarsi in queste sentenze, deve accompagnarsi a una legge che individui le risorse necessarie a carico del Sistema Sanitario Nazionale, che ad oggi non esiste. In assenza di un quadro normativo ben definito, l’intero settore rischia di subirne le conseguenze: per sostenere i costi della cura, in primis quello legato al personale impiegato, i gestori delle RSA devono avere la naturale evidenza che la retta del servizio erogato sarà corrisposta. Allo stesso modo, riconosciuta la gratuità del servizio per l’utente, è necessario attuare al più presto l’applicazione di questo diritto”.
“È necessaria una visione strategica e sistemica, che riguardi non solo la situazione delle residenze ma anche quella della domiciliarità – ha proseguito Ascari -. A mancare non è solo una legislazione chiara, ma anche una visione prospettica su come affrontare le complessità dei bisogni, a tratti anche emergenziali, che sempre più famiglie si trovano oggi ad affrontare”, ha concluso il presidente di Legacoop sociali.