Roma, 21 dicembre 2023 – Niente tagli, né di fondi, né di ore di assistenza per il servizio Oepac. La vertenza degli Operatori educativi per l’autonomia e l’educazione, ex Aec, registra un passo avanti importante, a detta di sindacati, centrali cooperative e Forum Terzo settore Lazio, dopo l’importante iniziativa “In difesa del lavoro sociale”, che ieri, 20 dicembre, ha visto la partecipazione di 300 tra operatori, famiglie degli utenti, rappresentanti delle organizzazioni e delle istituzioni, nella Sala della Protomoteca del Campidoglio.
Il prossimo passaggio, annunciano Fp-Cgil, Uil-Fpl, Agci Solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali e Forum del Terzo Settore Lazio, sarà un incontro il 29 dicembre col sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri per “avviare un percorso di analisi, monitoraggio e revisione del servizio che, valorizzando la sperimentazione avvenuta fin d’ora – sottolineano i promotori – individuerà soluzioni congiunte per rispondere alle diverse istanze e non arretrare sui diritti dei lavoratori e sulla qualità del servizio”.
Si tratta di un servizio dedicato almeno a 9mila bambine e bambini e coinvolge più di 3mila Oepac in tutta Roma, in prevalenza donne con contratti a tempo indeterminato, supporto fondamentale per una scuola sempre più definanziata. “Il loro lavoro non è un lavoro qualsiasi – spiegano Fp Cgil e Uil Fpl – gli operatori Oepac meritano rispetto e riconoscimento. Non si può arretrare sui diritti conquistati”.
“Nonostante le difficoltà e le informazioni poco chiare finora la cooperazione sociale non si è mai fermata ed ha firmato le nuove convenzioni che prevedono condizioni peggiorative per non interrompere i servizi. Le cooperative continuano a mantenere in vita i servizi di questa città con dignità e perseveranza, assicurando la coesione territoriale e un’occupazione stabile a circa 30mila lavoratrici e lavoratori di cui più di 3mila Oepac – dichiarano i rappresentanti delle tre centrali cooperative – fiduciosi che la direzione intrapresa sia finalizzata a preservare ed implementare un modello che ha dato risposte a tutta la comunità educante e che rappresenta un modello virtuoso anche a livello nazionale”.
“Il Forum terzo settore Lazio – dice la sua portavoce, Francesca Danese – sostiene con tutte le sue reti, la vertenza OEPAC. Aspettiamo che il tavolo di concertazione dia concretezza alla risoluzione con fondi certi e rispetto degli operatori e delle famiglie. Se ciò non avvenisse siamo pronti a scendere in piazza per difendere un servizio unico in Italia. Aspettiamo l’incontro con il sindaco dopodiché nessun passo indietro nel sostegno anche alle nostre centrali cooperative che producono professionalità e lavoro vero vicino alle persone fragili”.
Operatori e operatrici, intervenuti all’iniziativa, hanno ribadito che “non può esistere un buon servizio senza tutelare i lavoratori. Il grande passo avanti fatto dal regolamento OEPAC è aver riconosciuto la funzione educativa degli operatori, la continuità del servizio e la possibilità di rimodulazione”. E anche i rappresentanti di alcune delle cooperative che forniscono il servizio hanno chiesto di evitare “che non sia generato un risparmio a danno delle cooperative sociali accreditate, che non sono solo intermediatrici di manodopera ma coordinano, progettano e gestiscono un servizio complesso e delicato”. Accanto a loro Mariella Tarquini – presidente della Consulta disabilità e salute mentale del Municipio VIII: “Per noi avere dal primo giorno di scuola il lavoratore assegnato ed in continuità è fondamentale. Gli operatori sono sentinelle che promuovono il benessere e ci riportano il vissuto dei nostri figli. I diritti vanno riconosciuti ai bambini e alle bambine ma anche ai lavoratori”.
“L’inclusione dei bambini con disabilità è un fiore all’occhiello di questa città e l’amministrazione Gualtieri vuole continuare il percorso virtuoso avviato con l’accreditamento”, hanno concordato i numerosi consiglieri comunali intervenuti fra cui Tiziana Biolghini, Carla Fermariello, Erica Battaglia. In sala anche Valeria Baglio, Paolo Ciani, Giovanni Caudo.