Legge di bilancio: Alleanza Cooperative, la proroga del Superbonus penalizza l’abitare popolare e accessibile

Roma, 22 dicembre 2021 – Con le ultime modifiche alla Legge di Bilancio per il 2022 approvate dalla Commissione Bilancio del Senato vengono premiate le villette e le seconde case mentre si penalizzano le Cooperative di abitanti e gli ex IACP.

Infatti, il Superbonus con il credito d’imposta al 110% viene esteso anche ai lavori di efficientamento energetico delle villette unifamiliari e addirittura alle seconde case, con la rimozione del tetto Isee dei 25 mila euro e con il solo vincolo di effettuare almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022.

Al contrario, gli interventi realizzati dalle Cooperative di abitazione a proprietà indivisa, che gestiscono patrimoni di migliaia di soci che hanno la casa in godimento, potranno accedere al Superbonus soltanto fino al 31 dicembre 2023, a condizione che abbiano effettuato almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2023!

Stessa limitazione anche per gli ex IACP che, come le Cooperative, si vedono limitare il bonus al 31 dicembre 2023.

Una vera ingiustizia ove si consideri che tutti gli altri soggetti ammessi al bonus fiscale potranno usufruirne fino al 2025!

“E’ a dir poco assurdo – afferma il Presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane del Settore Abitazione Alessandro Maggioni, a nome di Confcooperative Habitat, Legacoop Abitanti e Agci Abitazione – che ci si dimentichi di soggetti che da oltre un secolo operano nel sociale consentendo di avere una casa a cittadini con redditi popolari, riconoscendo invece a chi non ne ha bisogno -certamente in questi termini così generosi- vantaggi gratuiti che pesano sulla fiscalità generale, perpetuando un processo di iniquità generatore di disuguaglianza. Disuguaglianza che è la vera nemica di una società compiutamente democratica.”

“Inoltre -aggiunge Rossana Zaccaria, della Presidenza dell’Alleanza Cooperative Settore Abitazione- risulta ancora una volta incomprensibile come il nostro paese sia totalmente disallineato dal resto di Europa nel riconoscere il potenziale impatto della riqualificazione del patrimonio abitativo sociale cooperativo: interi edifici, pezzi di quartieri. Come nella scorsa legge di bilancio subiamo una discriminazione che costituisce un danno anche e soprattutto per gli obiettivi ambientali e sociali che l’Italia deve raggiungere”.

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.