Librerie.Coop chiude in positivo anche il bilancio del 2022, 134mila euro di utile

Dopo il primo bilancio positivo dello scorso anno, arrivato dopo quasi 15 anni di attività, Librerie.coop chiude quello di quest’anno con un risultato della gestione operativa pari a 650 mila euro e un utile di 134 mila euro, che include svalutazioni e accantonamenti per oltre 500 mila euroLe vendite hanno raggiunto 40 milioni di euro superando i livelli del 2019.

Librerie.coop è l’unica grande catena di librerie indipendente del paese, oggi di proprietà di Coop Alleanza 3.0, che occupa oltre 220 persone in una rete di 87 punti vendita. Sono 31 le librerie tradizionali collocate sia nei centri cittadini sia nei centri commerciali e a queste si affiancano 48 spazi “Libri scelti per voi da Librerie.coop” negli ipermercati Coop, 6 corner libreria in collaborazione con Eataly, 2 corner libreria in collaborazione con Coin e 1 libreria On Line che consegna a domicilio in tutta Italia.

Nicoletta Bencivenni, direttore generale di Librerie.coop, ha dichiarato: “Il raggiungimento dell’utile è stato il frutto di un percorso di progressivo efficientamento nella gestione avviato da anni e il suo consolidamento è la dimostrazione che il lavoro svolto ha prodotto quella solidità che abbiamo perseguito con ostinazione. Questo risultato non era scontato tanto più che è stato conseguito in un anno caratterizzato da costi di gestione quasi raddoppiati e da una situazione economica complessiva condizionata dal carovita, con altissimi livelli di inflazione e conseguente crisi dei consumi”.

Federico Parmeggiani, presidente di Librerie.coop, ha aggiunto: “Il risultato decisamente positivo di questo bilancio riveste un’importanza centrale, poiché consolida la gestione proficua intrapresa negli ultimi anni e qualifica Librerie.Coop come un’azienda solida e redditizia, che riveste il ruolo di attore centrale nel mercato dei libri nazionale. Va riconosciuto l’indubbio merito di tutto il management e soprattutto dei librai che con passione e impegno hanno reso raggiungibile questo traguardo. Con grande orgoglio possiamo affermare che, anche in un paese con tassi di lettura relativamente bassi come l’Italia, con la giusta dose di sforzo e passione la cultura può diventare un settore dinamico e proficuo”.

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