Attilio Dadda, Presidente dell’Alleanza della Cooperazione Lombarda e di Legacoop Lombardia, giovedì 18 luglio ha sottoscritto, alla Prefettura di Milano, il Protocollo d’Intesa per la legalità dei contratti di appalto nel settore della logistica.
“Invitiamo le altre associazioni imprenditoriali ad aggiungere la loro firma che oggi manca”.
“Parlo a nome dell’Alleanza della Cooperazione Lombarda composta da Legacoop Lombardia e da tutte le altre realtà cooperative. Oggi sottoscriviamo questo protocollo che definirei assolutamente innovativo. È molto tempo che insieme a tanti colleghi, in accordo con la prefettura e gli altri attori pubblici tra cui il Tribunale di Milano, lavoriamo su questo documento”, dichiara Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia e dell’Alleanza della Cooperazione Lombarda.
“Ricordo che nella nostra Regione il maggior numero dei lavoratori è di origine straniera. Vi è un importante tema di integrazione e quindi di prevenzione dello sfruttamento della manodopera e del rispetto dei lavoratori. Bene sta facendo il Consiglio regionale con la nuova legge per la logistica ma non bisogna focalizzarsi solo all’ambito urbanistico, sulle nuove localizzazioni della logistica. È necessario spostare i non luoghi della logistica, che molte volte sono lontani dai trasporti pubblici, dalle stesse comunità, e farli diventare un pezzo reale di tessuto economico e sociale di questa regione.
Oggi noi con orgoglio sottoscriviamo questo accordo frutto del lavoro che abbiamo fatto insieme allo staff della prefettura che ringraziamo. Un lavoro attento è stato svolto da tutti i soggetti coinvolti, anche se purtroppo abbiamo perso molti interlocutori che erano seduti in occasione dei primi tavoli di lavoro. Oggi l’appello che noi, come mondo della cooperazione, avanziamo è che bisogna allargare la base dei sottoscrittori e chiediamo a tutte le associazioni di categoria di fare con noi la scelta di rendere operativo questo protocollo, di renderlo realtà perché quello che ci è utile è raggiungere risultati concreti, trasmettere una cultura della legalità e della sostenibilità.
Non è un protocollo legato alla tradizione. È un protocollo innovativo e per noi è importante esserci con la totalità della cooperazione, senza la distinzione di sigle della cooperazione, tenendo presente che il tema è delle stesse imprese, dei consorzi, delle finte imprese, delle finte srl. Il tema ormai è che tutti siamo parte di un piano di contrasto all’illegalità, ma soprattutto di aumento della qualità della vita e del lavoro dell’impresa e del ritorno verso le nostra comunità. Quindi grazie alla Prefettura, grazie a tutti i soggetti pubblici, la cooperazione unita firmerà con convinzione questo protocollo”.
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