LPS e Legacoop all’European Social Economy Conference a San Sebastian in Spagna

La cooperazione di Legacoop, attraverso una delegazione composta da Legacoop Nazionale e Legacoop Produzione e Servizi, ha partecipato all’European Social Economy Conference che si è tenuta il 13 e 14 novembre a San Sebastian in Spagna ospitata dal Social Economy Europe, rete di imprese e realtà rappresentative dell’economia sociale, al quale partecipa attivamente anche Legacoop.

Obiettivo che si è dato la Conferenza è il rilancio dell’economia europea con la Social Economy, che è stata messa al centro dell’agenda del semestre europeo dall’attuale presidenza UE, a guida spagnola.

Lasciare alle giovani generazioni un mondo migliore! “Un imperativo cui siamo chiamati per affrontare le complesse transizioni che stiamo attraversando” – ha dichiarato Simone Gamberini, Presidente Legacoop. “La Conferenza europea sulla Social Economy offre un nuovo slancio per la costruzione di un modello di sviluppo alternativo che deve avere nell’economia sociale un elemento chiave. Questo evento è un punto di arrivo del grande lavoro fatto per l’adozione da parte della Commissione Europea dell’Action Plan sull’economia sociale e punto di partenza per la messa a terra degli obiettivi contenuti nelle raccomandazioni ai Paesi membri. Un impegno di cui, come cooperatori, vogliamo essere parte attiva e rilevante insieme agli altri attori interessati, per arrivare ad un Action Plan italiano dell’economia sociale”.

In un momento della storia in cui la sostenibilità ambientale, economica e sociale è centrale nell’agenda mondiale – ha commentato il presidente di Legacoop Produzione e Servizi, Gianmaria Balducci – la miglior risposta come modello d’impresa non può che essere la Cooperazione. Un modello democratico, redistributivo e che mette al centro le persone e le loro esigenze. È quanto emerge in modo corale a San Sebastian, regione spagnola orgogliosa del fare impresa secondo modelli cooperativi”.

Attilio Dadda, vicepresidente Legacoop e presidente Legacoop Lombardia, al Workshop ”Youth and Social Economy: common values”: “Abbiamo incontrato molti giovani entusiasti di lavorare nella cooperazione: nelle nostre imprese è possibile svolgere un lavoro coerente con i propri valori, trovare più facilmente un reddito adeguato oltre all’equilibrio tra lavoro e famiglia”.

Gianluigi Granero, Direttore generale Legacoop, in occasione del Workshop “Social Economy Visibility“: “Si tratta di un modello produttivo strategico per superare gli squilibri delle nostre società; ruolo che gli è stato riconosciuto anche dalla Commissione Europea quando ha approvato il Piano d’Azione per l’economia sociale. Per fare davvero la differenza e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’ONU è dunque necessario uno sforzo collettivo. E in occasione della conferenza sulla Social Economy abbiamo condiviso proposte e ci siamo arricchiti di nuove esperienze da cui partiremo per continuare a calare a terra gli indirizzi della Commissione Europea”.

Andrea Laguardia, Direttore Legacoop Produzione e Servizi, durante il workshop “European Year of Skills: Transformations for the Future of the Social Economy“: “La formazione è parte dell’identità cooperativa. Il lavoro in cooperativa si fonda su persone che per e nell’impresa, di cui sono comproprietari, sviluppano competenze tecniche e capacità gestionali. È una ricchezza non solo per il nostro sistema imprenditoriale, ma per il concetto stesso di democrazia”.

Francesca Montalti, Vicepresidente CECOP e Responsabile Settore industriale Legacoop produzione e servizi, al workshop “Transition pathway: Driving the green and digital transition of social economy”: “La transizione ecologica e digitale nell’economia sociale rappresenta – oltre a una necessità imprenditoriale dettata da efficienza e competitività – uno strumento per rispondere con soluzioni innovative ai bisogni emergenti di cittadini, comunità e società e partecipare alle grandi sfide poste dal cambiamento climatico e della rivoluzione digitale”.

Le proposte di Catiuscia Marini, responsabile Politiche europee Legacoop, per diffondere nuovi modelli di economia sociale in Italia: “Raccontare persone e progetti, incontrare i giovani e costruire un Piano per Economia Sociale a livello nazionale e regionale”.

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