L’utilizzo dei Fondi Strutturali

La Comunità europea eroga più della metà delle proprie risorse attraverso i seguenti 5 Fondi strutturali e d’investimento:

  • Fondo europeo di sviluppo (FERS) che promuove uno sviluppo armonioso nelle diverse regioni della UE.
  • Fondo sociale europeo (FSE) che sostiene progetti in materia di occupazione e investe nel capitale umano.
  • Fondo di coesione (FC) che finanzia i progetti nel settore dei trasporti e dell’ambiente nei paesi in cui il reddito nazionale lordo pro capite è inferiore al 90% della media europea (l’Italia non è assegnataria di questi fondi).
  • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale regionale (FEASR) che sostiene le strategie e i progetti di sviluppo rurale.
  • Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) che aiuta i pescatori a utilizzare metodi di pesca sostenibili e le comunità costiere a diversificare le loro economie.

Questi fondi sono gestiti congiuntamente dalla Commissione europea e dai paesi della UE.

Per il periodo 2014 – 2020 la Comunità Europea aveva stanziato € 454 Mld e all’Italia erano stati destinati più di 46 Mld; di questi, 33,9 Mld erano stati assegnati a valere sul Fondo europeo di sviluppo e sul Fondo sociale europeo (fonte: Camera dei Deputati 29/09/2020- I fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020). In particolare ben 23,38 Mld erano previsti per le regioni italiane più svantaggiate (Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Puglia).

I Fondi nel loro insieme si concentravano su cinque settori: ricerca e innovazione, tecnologie digitali, sostegno all’economia a bassa emissione di carbonio, gestione sostenibile delle risorse naturali e piccole imprese.

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FONTE: www.genteeterritorio.it pubblicato il 21 febbraio 2021 a cura

 

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