«Ci sono state giornate durante le quali nei mesi scorsi arrivavano anche 30 mila richieste, da parte delle banche, per accedere al Fondo di garanzia. Oggi la media è di poco più di 5 mila al giorno. Una fase critica, forse non del tutto superata, che rende l’idea dell’emergenza vissuta e della dimensione della crisi attraversata dal nostro tessuto economico», a raccontarlo è Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Mediocredito Centrale, l’istituto controllato da Invitalia, che gestisce per conto del ministero dello Sviluppo Economico il Fondo di Garanzia per le Pmi. Un’attività che ha tracciato un primo bilancio dell’emergenza sanitaria con interventi che hanno assicurato il finanziamento di circa 1,2 milioni di operazioni in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per complessivi oltre 100 miliardi di euro. Nel frattempo, Mediocredito Centrale (Mcc) ha archiviato l’attività dei primi 9 mesi del 2020 con una crescita di circa il 28% del portafoglio creditizio, raggiungendo quasi 1,9 miliardi di finanziamenti erogati. «L’aspetto che più caratterizza il lavoro svolto in questo periodo è l’incremento dello stock nell’ambito delle imprese di medie e piccole dimensioni, un dato che dimostra come l’istituto abbia ormai definitivamente spostato la propria attività creditizia verso la media azienda italiana, radicata per lo più nelle aree del Sud del Paese», spiega Mattarella.
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