Microcredenziali per l’apprendimento permanente e l’occupabilità, sondaggio europeo online

La Commissione europea sta preparando una proposta di raccomandazione del Consiglio relativa alle microcredenziali per l’apprendimento permanente e l’occupabilità. In Europa, un numero crescente di persone ha bisogno di aggiornare le proprie conoscenze, abilità e competenze per colmare il divario tra la propria istruzione formale e le esigenze di un mercato del lavoro in rapida evoluzione. La ripresa dalla crisi della Covid-19 e la transizione verde e digitale richiedono un investimento ulteriore nelle proprie competenze, anche tramite l’acquisizione di nuovi saperi e know-how, per giocare un ruolo attivo nella vita, civile e professionale.

L’emergenza pandemica e la necessità di ripensare i luoghi e gli spazi dell’apprendimento ha inoltre accelerato in tutta Europa il ricorso a corsi brevi ed esperienze formative mirate, soprattutto online, che possano mettere al centro la flessibilità e l’interesse del discente.

Riuscire a tracciare e rendere visibili le competenze acquisite attraverso tali percorsi ha un enorme potenziale: è in questo contesto che nascono le cosiddette “microcredenziali”, che consentono di acquisire in modo mirato abilità e competenze adatte ad esigenze sempre nuove senza tuttavia sostituire le qualificazioni  tradizionali. Occorre però un investimento su standard qualitativi e di trasparenza che alimenti la fiducia reciproca di chi eroga la formazione e di chi nel mercato del lavoro deve poter valutare in cosa consistono le microcredenziali.

Ecco perché la proposta di una Raccomandazione europea sul tema è essenziale: essa punta a una definizione condivisa su cosa sia una microcredenziale, quali siano gli standard europei per la qualità, la trasparenza, la comparabilità in caso di mobilità geografica e/o professionale, il riconoscimento e la portabilità. Punta cioè a definire un quadro comune a livello europeo e una strategia condivisa di sviluppo per il periodo 2021-2024.

Percorsi di apprendimento più flessibili e modulari, uniti alla diffusione delle microcredenziali, contribuiranno ad innovare società ed economia verso sistemi più inclusivi e sostenibili, a modernizzare i sistemi di istruzione e formazione, agevoleranno le transizioni nel mercato del lavoro, rendendo effettivo il diritto dei cittadini europei all’apprendimento permanente. Ciò si tradurrà in un sostegno all’occupabilità e allo sviluppo personale e contribuirà a promuovere l’invecchiamento attivo nell’era digitale.

FONTE ANPAL

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