Sulla Gazzetta ufficiale in edicola è stato pubblicato un decreto del ministero dello Sviluppo economico già in vigore che contiene disposizioni per il sostegno finanziario a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate agli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”.
Il provvedimento stabilisce che i 400 milioni stanziati dalla misura sono suddivisi così (il 40% degli incentivi è destinato al Mezzogiorno):
- 160 milioni per gli interventi a valere sul Fondo impresa femminile, di cui 38.800.000 euro per gli “Incentivi per la nascita delle imprese femminili” e 121.200.000 euro agli “Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili”
- 100 milioni per gli interventi a favore delle imprese femminili a valere sulla misura “NITO-ON”, ovvero l’autoimprenditorialità
- 100 milioni per gli interventi a favore delle imprese femminili a valere sulla misura “Smart&Start Italia”
- i 40 milioni restanti sono utilizzati per l’attuazione di misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione, con facoltà, nel caso in cui sia utile alla migliore realizzazione delle iniziative, di attivare sinergie, anche in forma di concorso finanziario su progetti di comune interesse, con gli interventi per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile
- 1.200.000 saranno utilizzati dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio per la realizzazione di campagne pluriennali di informazione e comunicazione.
L’ammissibilità al finanziamento è subordinata alla verifica della conformità alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento e l’accesso alle agevolazioni è valutato sulla base dei seguenti elementi:
- rispetto del divieto di doppio finanziamento, per cui i programmi e piani di impresa non devono avere ottenuto un finanziamento per gli stessi costi a valere su altri programmi e strumenti dell’Unione europea
- rispetto del principio di “non arrecare un danno significativo” (principio DNSH) contro l’ambiente
- concorso al raggiungimento dell’obiettivo digitale
- conformità alle ulteriori disposizioni nazionali ed europee di riferimento.
Con successivi provvedimenti del MISE, saranno fornite le disposizioni di dettaglio in merito ai pertinenti obblighi in capo alle imprese beneficiarie e alle verifiche operate dal soggetto gestore, Invitalia, e le condizioni per il rispetto del principio DNSH, le modalità per assicurare che l’investimento “Creazione di imprese femminili” contribuisca all’obiettivo digitale garantendo, in particolare, il rispetto del “tagging” (marcatura) stimato pari al 40 per cento; gli adempimenti connessi agli obblighi di rilevazione e imputazione dei dati nel sistema informativo adottato per il monitoraggio sull’avanzamento procedurale, fisico e finanziario dei progetti e gli ulteriori adempimenti per finalità di monitoraggio previste dalle norme europee o nazionali; gli obblighi in materia di comunicazione e informazione, incluse le dichiarazioni da rendere in relazione al finanziamento a valere sulle risorse dell’Unione europea – NextGenerationEU e le modalità di valorizzazione dell’emblema dell’Unione europea, infine, gli obblighi di conservazione della documentazione progettuale.