Mobility manager, via libera alle linee guida per la redazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (Pscl) che dovranno essere consegnati entro il 31 agosto

Via libera dal ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili (Mims) e dal ministero della Transizione ecologica (Mite) alle linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (Pscl) da parte dei Mobility manager, ovvero le figure, istituite dall’articolo 229 del decreto Rilancio (34/2020), che all’interno di imprese e pubbliche amministrazioni di Comuni con oltre 50mila abitanti cha abbiano più di 100 dipendenti, si occupano di gestire la mobilità dei lavoratori, con particolare attenzione agli spostamenti sistematici casa-lavoro-casa. I piani, ricorda il comunicato del Mims che annuncia il provvedimento, dovranno essere redatti entro il 31 agosto per poter accedere ai relativi finanziamenti per imprese ed enti stanziati per il 2021, che ammontano a 50 milioni di euro.

Le linee guida suddividono il Piano degli spostamenti casa-lavoro (Pscl) in cinque assi:

ASSE 1 – DISINCENTIVARE L’USO INDIVIDUALE DELL’AUTO PRIVATA

Introduzione di un servizio di navetta aziendale, auto aziendali su prenotazione, razionalizzazione nell’uso dei parcheggi auto/moto interni favorendo l’uso di mezzi condivisi, tariffazione delle aree di sosta aziendali, predisposizione di parcheggi aziendali gratuiti per i dipendenti che condividono l’auto, creazione di app o spazi dedicati su intranet per la gestione del carpooling aziendale, istituzione di “buoni mobilità” da destinare ai dipendenti che si recano in ufficio utilizzando forme di mobilità sostenibile alternative all’uso dell’autovettura privata.

ASSE 2 – FAVORIRE L’USO DEL TRASPORTO PUBBLICO

Richiesta di miglioramento delle linee TPL che effettuano servizio nei pressi dell’azienda, richiesta di nuove linee o nuove fermate di collegamento tra i principali snodi del TPL e la sede dell’azienda, convenzioni con le aziende di TPL per fornire abbonamenti gratuiti o a prezzi agevolati per i dipendenti.

ASSE 3 – FAVORIRE LA MOBILITÀ CICLABILE E LA MICROMOBILITA’

Realizzazione di stalli per biciclette custoditi o videosorvegliati, di spazi dedicati ai monopattini elettrici, di stazioni di ricarica elettrica per e-bike e monopattini, realizzazione di spogliatoi con docce per i dipendenti, acquisto di bici aziendali per utilizzo su prenotazione, convenzioni con aziende di bikesharing e micromobilità condivisa con lo scopo di fornire servizi di bikesharing o micromobilità condivisa dedicati o a prezzi agevolati per i dipendenti.

ASSE 4 – RIDURRE LA DOMANDA DI MOBILITA’

Redazione di un piano per favorire lo smart working o per favorire il co-working in sedi di prossimità a residenze/domicili dei dipendenti.

ASSE 5 – ULTERIORI MISURE

Iniziative che favoriscano la sensibilizzazione dei dipendenti sui temi della mobilità sostenibile, corsi di formazione per i dipendenti, incentivi all’utilizzo di app per il monitoraggio degli spostamenti, richieste di interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi aziendali

I piani adottati, che contengono i dati relativi all’origine/destinazione e agli orari di ingresso e uscita dei dipendenti, devono essere trasmessi al Mobility manager del Comune competente per la valutazione delle misure previste, l’armonizzazione delle diverse iniziative e la formulazione di proposte di finanziamento in relazione alle risorse disponibili, chiariscono infine le linee guida.

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