Cristian Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): “Il metodo a batteria mette al centro la consapevolezza del consumatore al contrario, invece, di quanto fanno i semafori”.
Il valore del cibo made in Italy, l’importanza della qualità della materia prima nella filiera delle produzioni alimentari italiane e le loro caratteristiche salutari, sono valorizzate dalla Nutrinform Battery, l’etichetta nata in Italia e che inizia a trovare spazio nelle merce a scaffale. Come quelli del gruppo cooperativo Granterre che inserirà lo schema sul fronte pack come test su due prodotti. “All’azienda va un apprezzamento particolare in quanto ha scelto di optare per un sistema che mette al centro la consapevolezza del consumatore al contrario di quanto, invece, fanno i semafori che la limitano”, commenta il presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti.
L’impiego dell’etichetta informativa a batteria è un progetto che coinvolge tre ministeri, quello della Sanità, quello delle Imprese e del made in Italy e quello dell’Agricoltura che vede la collaborazione, tra l’altro di Ancc Coop e Ancd Conad. In queste settimane ha preso il via una campagna per far conoscere ai consumatori italiani la Nutrinform Battery che spiega, tramite la lettura di un codice a barre, quale valore il cibo che si sta per acquistare abbia da un punto di vista nutrizionale. E al tempo stesso suggerisce le quantità ottimali da mangiare e i vari abbinamenti in modo corretto.
“Questo modo di etichettare gli alimenti è un passaggio importante che va nella giusta direzione di promozione della Dieta Mediterranea e dei suoi principi che dettano uno stile di vita sano e salutare”, spiega Maretti. “La Dieta Mediterranea mette insieme il valore della produzione agricola e della pesca e soprattutto fa parte della nostra cultura, della nostra storia. Già a luglio dello scorso anno ci eravamo occupati dell’importanza che ha la Dieta Mediterranea e della necessità di una sua promozione per farla diventare uno stile di vita seguito dai consumatori”.