Un’apertura al confronto con le istituzioni per costruire e riconoscere il ruolo della cooperazione: è questo il risultato dell’incontro di oggi organizzato a Roma in occasione del trentennale di Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop.
“Avete dato una risposta alle iniziative dei giovani, al lavoro femminile, all’innovazione, dimostrando che l’unico lavoro possibile non è solo quello dipendente: questo anniversario è il momento utile per fare il punto della situazione – ha detto la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, intervenuta in mattinata subito dopo l’incontro convocato dalla ministra Marina Calderone in tema di sicurezza sul lavoro: “Il lavoro non può essere a discapito della vita, deve essere il luogo dell’incontro, della condivisione, della cooperazione e delle politiche sostenibili, attuabili per tutti”. Anche per questo: “crediamo nel rapporto tra pubblico e privato, nella costruzione di percorsi insieme, in una cooperazione sana, agile e sostenibile”. In conclusione: “Chi fa impresa fa una scelta di responsabilità ed è necessario che lo Stato la riconosca e garantisca ascolto e opportunità”.
Un messaggio raccolto da Simone Gamberini, direttore generale di Coopfond: “Oggi è una giornata di bilanci importanti non solo perché ci ha permesso di analizzare i risultati raggiunti e le attività del Fondo, ma anche per l’apertura a quello che speriamo possa essere un dialogo e un confronto costruttivo, per condividere percorsi e proposte in grado di rinnovare e rendere più attuale la legislazione a supporto dello sviluppo cooperativo”. Ha concluso Gamberini: “Anche per combattere le false cooperative e promuovere insieme uno sviluppo della cooperazione accompagnandola nella transizione alla sostenibilità e al digitale”.
Sulla stessa linea Massimo Bitonci, sottosegretario alle Imprese e del Made in Italy, con delega alla cooperazione: “Dove non arriva lo Stato arriva il mutualismo, l’appuntamento di oggi segna l’inizio di un percorso da fare insieme per una riforma del sistema cooperativo il cui ruolo è molto importante”. I risultati di Coopfond “sono indiscutibili, dai fondi erogati agli obiettivi specifici, dettati anche dal Pnrr come il progetto democratico delle Comunità energetiche”. Ha concluso Bitonci: “Dobbiamo lavorare insieme per riformare il sistema dei controlli e contrastare il problema delle false cooperative che colpisce anche voi e vi depotenzia”.
Un’idea condivisa anche da Mauro Lusetti, presidente di Coopfond e Legacoop nazionale: “Il mondo delle istituzioni e quello politico hanno un occhio di riguardo nei nostri confronti, proviamo a interloquire in maniera positiva cercando di affermare la nostra identità, partendo dalla lotta alle false cooperative che per noi sono un grave danno”.
Di finanza etica e del ruolo delle cooperative per partecipare al rilancio economico e sociale del Paese, si è parlato anche durante la tavola rotonda, moderata dal giornalista Roberto Inciocchi, con Anna Fasano presidente di Banca Etica; Francesca Sofia, direttrice generale di Fondazione Cdp; il presidente della commissione Lavoro del Senato Walter Rizzetto e Luigi Marattin, deputato di IV-Azione e membro della commissione Bilancio.
Presente all’incontro anche Sara Horowitz, attivista e teorica statunitense del mutualismo, che nella sua lectio ha rivelato come le cooperative italiane siano state una vera ispirazione per lei e per tutto il mondo del mutualismo.