È online il primo Bilancio di Sostenibilità di Legacoop Nazionale (scaricalo qui oppure inquadra il qr-code)
Redatto dall’Associazione con lo scopo di promuovere una cultura sostenibile presso il sistema cooperativo, è uno strumento di responsabilità di impresa (accountability) in grado di evidenziare il contributo di Legacoop e delle imprese associate allo sviluppo sostenibile.
È stato presentato oggi, 12 aprile 2023, con un evento online, a tutti coloro che hanno collaborato alla redazione del documento quali: gli uffici nazionali, l’Area Studi, la Commissione Pari Opportunità, la Fondazione PICO, Generazioni, Guattani 9, Halieus e la rete dei referenti della sostenibilità delle Legacoop territoriali e settoriali, alla presenza del presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini. Sono intervenuti Francesca Ottolenghi, responsabile dell’Ufficio Sostenibilità & Cooperazione, che ha fatto un’introduzione generale sul bilancio e i suoi presupposti; Simona Ceccarelli, responsabile dell’Area sostenibilità di SCS Consulting, che si è concentrata sul contesto regolatorio internazionale ed europeo su cui il bilancio è stato costruito; Mattia Granata, presidente dell’Area Studi Legacoop, che ha illustrato l’analisi congiunturale relativa alla sostenibilità delle cooperative associate a Legacoop inserita nel bilancio; Francesco Maria Gastaldi, dell’Ufficio Sostenibilità & Cooperazione, che ha introdotto il tema delle best practices di sostenibilità del sistema Legacoop, sono 57 quelle raccontate nel bilancio.
“Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per realizzare il bilancio”, ha esordito Gamberini nel suo intervento, “che l’anno scorso è stata una delle attività centrali del lavoro dell’Ufficio Sostenibilità & Cooperazione e che è stata utilissima per attivare un percorso che ci porti a mettere in pratica gli obiettivi di sostenibilità ricercati e raccontati dalla nostra Associazione ma che andavano calati nella pratica.”
“Questo primo bilancio è un punto di partenza che non ha solo voluto rendicontare le buone pratiche, ma mostrare l’impatto sostenibile della cooperazione con lo scopo di attrarre chi non ne fa parte raccontando il nostro valore aggiunto”, ha continuato il presidente. “Dobbiamo proseguire su questa strada rafforzando il percorso culturale dell’associazione verso la sostenibilità, coinvolgendo necessariamente tutte le nostre imprese”.
“Dobbiamo pensare a un piano associativo che valorizzi le buone pratiche di sostenibilità e promuova percorsi di formazione che cambino l’approccio al management delle cooperative, per arrivare a consolidare strategie e comportamenti che fanno parte del nostro DNA, ma che non sempre abbiamo messo in atto coerentemente, arrivando a presentarci all’esterno con credibilità. L’impresa di capitali”, ha concluso Gamberini, “ha fatto molti più passi avanti rispetto al movimento cooperativo, anche se spesso con pratiche di greenwashing. Dobbiamo andare avanti, questo del bilancio è un primo passo che va verso la direzione giusta. Dovremo strutturare una strategia che diventi centrale per l’attività dell’associazione nel supporto alla transizione sostenibile. Abbiamo iniziato a costruire relazioni e modelli di rendicontazione che saranno un tesoro importante per i prossimi anni”.
Francesca Ottolenghi ha spiegato che l’attività di rendicontazione della sostenibilità consentirà a Legacoop di “offrire servizi alle associate per incrementare la propria sostenibilità oltre che monitorare la situazione complessiva dell’Associazione“. Costituisce infatti una modalità efficace, trasparente, completa ed accurata di analizzare le performance, permette l’utilizzo di uno strumento di governance adatto a fornire indirizzi di sviluppo, crea un cruscotto di parametri utili ad attuare la sostenibilità dell’Associazione e nelle sue imprese”.
IL BILANCIO
Nei prossimi anni, coerentemente con le evoluzioni normative europee sugli obblighi di rendicontazione di sostenibilità, come la nuova direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), sarà necessario, per alcune tipologie di cooperative, ampliare il perimetro di rendicontazione, superando il concetto di “Bilancio Sociale”, a favore di una rendicontazione più ampia e che coinvolga anche ambiti relativi, ad esempio, all’ambiente.
Le associazioni di categoria come Legacoop, in questo contesto, hanno il compito di guidare le imprese e di proporre progettualità in grado di aumentare il grado di sostenibilità dei processi imprenditoriali, a vantaggio dello sviluppo dei territori e dei settori economici.
Il Bilancio di Sostenibilità di Legacoop è frutto di un processo partecipato che ha coinvolto l’Associazione nazionale e i suoi uffici, le Legacoop settoriali e territoriali grazie al lavoro della rete dei referenti della sostenibilità, le imprese associate, l’Area Studi Legacoop, la Commissione pari opportunità, Generazioni Legacoop, Fondazione PICO, Halieus e Guattani 9. Il documento è stato prodotto grazie al lavoro grafico a cura di Pazlab e il contributo di Coopfond.
Il documento si sviluppa lungo due linee tematiche, che corrispondono alle due macro-sezioni:
- La sostenibilità interna a Legacoop Nazionale, in cui si rendicontano performance e strategie di sostenibilità della struttura nazionale. Questa prima sezione ha l’obiettivo di restituire informazioni quanti-qualitative rispetto ai principali cluster di sostenibilità: di governance, sociale, ambientale ed economica. Gli indicatori utilizzati per questa rendicontazione, sono stati identificati seguendo:
- i principali standard e framework internazionali di riferimento quali il GRI (Global Reporting Initiative), gli SDGs (Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU) lo Standard Accountability;
- i valori e i princìpi, condivisi a livello internazionale, che muovono il sistema cooperativo, con l’obiettivo di diffondere e valorizzare dati e pratiche virtuose proprie del mondo della cooperazione.
I dati riportati nella prima sezione sono relativi al 2021 e riguardano la sostenibilità nell’organizzazione interna di Legacoop (obiettivi associativi, strutture, uffici, stakeholders), nella governance dell’Associazione, nell’impatto economico delle attività associative (valore generate e distribuito, fornitori, strumenti di grande importanza come il workers buyout), nell’impatto sociale (gestione delle risorse umane, formazione, welfare aziendale, salute e sicurezza) e in quello ambientale (consumi energetici ed emissioni, uso responsabile delle risorse).
- Il valore sostenibile delle associate, delle associazioni territoriali e di quelle settoriali in cui si valorizzano progetti e iniziative di sostenibilità. Questa seconda sezione è stata elaborata con il coinvolgimento diretto del mondo cooperativo associato e dei referenti per la sostenibilità di territori e settori e ha come scopo quello di restituire, con due visuali diverse:
- la maturità delle associate rispetto alla sostenibilità;
- le best practices, per valorizzare e stimolare il sistema Legacoop per una sempre più ampia condivisione di iniziative e attività sostenibili.
La seconda sezione si sviluppa quindi in due capitoli che intendono valorizzare i contributi delle imprese aderenti alla stesura di questo documento:
- Sostenibilità delle associate: contiene l’analisi congiunturale, a cui hanno partecipato 345 cooperative, e restituisce i risultati emersi dal sondaggio dedicato alla sostenibilità di sistema (effettuato a luglio 2022);
- Best Practices di territori e settori: descrive il risultato del coinvolgimento attivo dei 32 referenti della sostenibilità appartenenti ai 7 settori e ai 25 territori di Legacoop, che hanno partecipato a gruppi di lavoro e interviste e hanno redatto in maniera coerente, partecipata e puntuale, le proprie attività di sostenibilità evidenziando, dove possibile, tre best practices sostenibili.
Infine, il Bilancio di Sostenibilità fissa gli obiettivi di sostenibilità del prossimo futuro per Legacoop e tutte le realtà che ne fanno parte:
- governance: maggior valore all’intergenerazionalità, alle pari opportunità e al ricambio generazionale;
- impatto sociale: potenziamento della formazione, del welfare aziendale, della stabilità lavorativa e dell’inclusione;
- impatto ambientale: contrasto al cambiamento climatico, sviluppo sostenibile e promozione delle filiere cooperative, innovazione e digitalizzazione.
Standard, framework e riferimenti internazionali per la redazione
Il Bilancio di sostenibilità è stato redatto basandosi su:
- i dieci valori (etici e cooperativi) e i sette principi cooperativi, che l’Alleanza Internazionale delle Cooperative (International Cooperative Alliance – ICA) in occasione del XXXI Congresso (Manchester, 20-22 settembre 1995) ha adottato attraverso la Dichiarazione d’ identità Cooperativa e che attualmente è in fase di attualizzazione.
- i sustainable development goals (SDGs), ovvero i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’ONU e indicati all’interno dell’Agenda 2030;
- il decreto legislativo 254/2016, che ha recepito la direttiva europea 2014/95/UE e disciplina la rendicontazione da parte di alcuni tipi di imprese di tematiche non finanziarie quali, ad esempio, l’impatto ambientale, sociale e attinenti al personale. Il tutto con un occhio rivolto alla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), la nuova direttiva UE sulla rendicontazione di sostenibilità approvata in via definitiva dal Consiglio UE a novembre 2022, che amplierà l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità nei prossimi anni;
- la Global Reporting Initiative (GRI) che, a seguito di un progetto di revisione avviato nel 2019, il 5 ottobre 2021 ha pubblicato la versione definitiva dei nuovi GRI Universal Standard in vigore da gennaio 2023.
- gli Standard di sostenibilità di AccountAbility, la società di consulenza in standard globali di sostenibilità che collabora con aziende, investitori, governi e organizzazioni multilaterali. In particolare, è stato preso a riferimento lo Stakeholder Engagement Standard (AA1000SES), per quanto riguarda le attività di coinvolgimento del personale Legacoop, degli associati, dei territori e dei settori nazionali che compongono le due sezioni del documento.
Legacoop Nazionale ha deciso di applicare, dove possibile, questi standard di riferimento internazionale coprendo i principali indicatori generali e specifici per governance, sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale.