In accordo con il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e con il ministro dell’Economia, Daniele Franco è stato inviato alla Gazzetta ufficiale il decreto del ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, con le modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, dopo una lunga situazione di stallo. Questo è stato possibile in seguito al recepimento delle direttive europee.
Il testo, ha spiegato la nota del ministero per la PA che ne ha dato l’annuncio, è composto da 29 articoli, previsto dall’art. 44 del Codice dei contratti pubblici, si identifica come “lo strumento attuativo per la definizione dei requisiti funzionali e tecnologici dei sistemi telematici del procurement pubblico e definisce le modalità di digitalizzazione delle procedure di affidamento, anche attraverso l’interconnessione per l’intereoperabilità dei dati delle Pubbliche amministrazioni”. Inoltre, ha spiegato il ministero, il decreto individua i principi generali per la digitalizzazione dei processi di approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni, facendo maggiore riferimento alle fasi di acquisto e negoziazione, indicando le caratteristiche tecniche generali dei sistemi che ne costituiscono il supporto telematico. Queste saranno dettate dall‘Agenzia per l’italia digitale con apposite linee guida.
L’obiettivo è di rendere uniformi le procedure telematiche alle migliori pratiche, nazionali ed europee. Inoltre, ha concluso la nota, gli appalti elettronici sono più efficienti dal punto di vista amministrativo, dato che diminuiranno i costi di gestione delle procedure di gara e stimoleranno maggiormente la concorrenza con la modalità digitale, attraendo anche le piccole e medie imprese.