Legacoop Puglia è partner di entrambi i progetti che rientrano nel finanziamento del Programma di Sviluppo Rurale – PSR Puglia 2014-2020 Misura 16 – Cooperazione Sottomisura 16.2 – Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie.
• Il Progetto “CERTO – origini pugliesi”: applicazione di nuovi metodi di analisi e certificazione a supporto dell’olivicoltura per la difesa dell’origine territoriale dell’EVO Pugliese.
Negli ultimi anni abbiamo raggiunto un record storico per il consumo di olio d’oliva: nel nostro paese ne vengono consumati oltre tre miliardi di chili, che per una parte derivano da paesi esteri e per l’altra dall’Italia, il secondo produttore mondiale dopo la Spagna. Tuttavia i consumatori difficilmente riescono ad operare delle scelte consapevoli, prediligendo l’acquisto di oli più economici, spesso anche a causa di diciture troppo piccole o illeggibili sulle etichette.
Il progetto “Certo” – appena conclusosi – punta, dunque, all’applicazione di nuovi metodi di analisi e certificazione a supporto dell’olivicoltura per la difesa dell’origine territoriale dell’EVO Pugliese.
Di fronte ad un’offerta che non distingue sullo scaffale la qualità dell’olio extra vergine di oliva italiano e pugliese, sorge l’esigenza da parte dei produttori olivicoli del territorio di sperimentare, assieme al mondo scientifico, soluzioni innovative, puntando sia sull’origine del prodotto regionale sia sulla sua qualità.
Con il supporto dei frantoi e delle OP partner del progetto, è stata quindi definita una mappatura dei profili degli oli delle varietà attualmente in produzione, con particolare riferimento alle DOP pugliesi. L’applicazione di nuovi metodi di analisi, come la Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) e la Spettroscopia Near lnfraRed (NIR), ha consentito di eseguire un’accurata caratterizzazione del prodotto, garantendone l’autenticità su scala molecolare.
Il consumatore, già solo tenendo tra le mani una bottiglia di olio EVO pugliese, potrà inoltre arrivare simbolicamente al frantoio in cui è stata prodotta e poi all’uliveto in cui sono state raccolte le olive. Inquadrando il Qr Code posto sull’etichetta, inoltre, sarà possibile conoscere i valori nutraceutici, la composizione organolettica e ogni altra caratteristica che rende unico quel prodotto, indissolubilmente legato al territorio di origine e al modo in cui è stato prodotto.
• P.A.B.L.O. acronimo di “Pianificazione Ambientale e Boschiva del Lago di Occhito” è un progetto pilota applicato al settore forestale.
Il progetto mira a promuovere un processo di innovazione nel settore agricolo forestale tramite l’aggregazione di partner scientifici, tecnici, politici e produttivi mediante applicazioni pilota nel campo della pianificazione e della gestione forestale, con l’obiettivo di migliorare le funzioni protettive e ambientali dei soprassuoli forestali limitrofi al Lago di Occhito, nel Foggiano, attraverso una loro valorizzazione ecologica ed economico-produttiva.
I boschi sono una straordinaria opportunità e con il progetto Pablo il partenariato condivide e definisce percorsi e azioni concrete su temi strategici come la gestione forestale, i servizi ecosistemi e la valorizzazione del territorio attraverso pratiche condivise.
Le tre comunità di pratica di cui il progetto si compone, facilitate da Legacoop Puglia, alimentano il confronto e le opportune riflessioni tra gli stakeholder, attori del territorio.
Nel corso dell’ultima comunità di pratica, lo scorso 13 giugno, assieme al Gruppo Operativo e ai numerosi esperti intervenuti, è stato presentato il Piano di Gestione Forestale – realizzato nel corso del progetto – nell’ambito del quale si è ragionato sulle modalità utili a perseguire obiettivi di sostenibilità nell’area interessata. Tra gli strumenti specifici annoverati figurano un “Accordo di foresta” per una governance partecipata delle aree boschive, la “Certificazione PEFC” e altre innovazioni, tra cui la webapp di progetto disponibile al sito www.webapp.gopablo.it.
Tra le buone pratiche illustrate, infine – a cui guardare con entusiasmo e interesse – l’esperienza dell’Accordo di Foresta sottoscritto in Umbria, per una gestione condivisa delle foreste attraverso un partenariato pubblico – privato. A rappresentarlo, la professoressa Lucia Rocchi dell’Università di Perugia.
Il comune denominatore delle proposte illustrate è la valorizzazione dell’area prospicente il lago di Occhito, uno dei luoghi più suggestivi e importanti della nostra regione. Appuntamento al dieci luglio per la grande festa finale di condivisione dei risultati.