Patto dei produttori per le Infrastrutture: l’Alleanza delle Cooperative Italiane ci sta

Roma, 4 marzo 2021 – “La “Ricostruzione” costituisce il progetto che serve al Paese all’indomani della pandemia. Tutte le parti sociali devono mettersi al servizio di tale obiettivo. Per questo cogliamo con favore l’invito del Segretario Generale della Fillea-CGIL Alessandro Genovesi per un Patto dei Produttori per il Rilancio del Settore delle costruzioni”. Con queste parole l’Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci Produzione e Lavoro, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi) appoggia la proposta avanzata dal Segretario Genovesi.

“Per ricostruire occorre tramutare rapidamente le risorse europee in investimenti efficaci, – sottolinea Alleanza Cooperative – evidenziando come risulti fuori luogo, in questo momento, l’apertura di una discussione sulla sospensione del Codice dei Contratti Pubblici o della sua sostituzione con la diretta applicazione delle direttive europee. “Oggi la vera questione – incalza invece l’Alleanza Cooperative – è individuare specifiche semplificazioni della normativa, sulla strada già tracciata dal decreto Semplificazioni, risolvendo magari alcune contraddizioni da quest’ultimo generato”, proponendo che i principali interventi riguardino soprattutto le fasi a monte e a valle delle gare per la realizzazione di infrastrutture.

In particolare, occorre aumentare la cultura amministrativa e progettuale delle stazioni appaltanti, anche attraverso un rafforzamento delle competenze della PA, ridurre i tempi di attraversamento tra le diverse fasi delle procedure a monte della gara (programmazione, livelli di progettazione, VIA/VAS, pubblicazione del bando).

Inoltre, è necessario stabilizzare le nuove norme del DL semplificazioni sulla responsabilità amministrativa ed erariale dei funzionari pubblici per incentivarne l’assunzione delle responsabilità, sia tutelando le loro scelte che per indurli a non procrastinarle.

La Cooperazione di produzione e lavoro, osservando inoltre come il dibattito pubblico su questa materia si concentri sempre troppo sulla fase di gara, spingendo verso sempre più pericolose compressioni della concorrenza, lancia un monito: “Non bisogna tralasciare la fase di esecuzione, migliorando la collaborazione tra stazione appaltanti e imprese per evitare il più possibile il ricorso al giudice per risolvere i conflitti e consentire un adeguamento dei prezzi per affrontare le difficoltà generate dalla pandemia”. Già, oggi, le misure del decreto semplificazioni sono state particolarmente impattanti sotto questo profilo, con termini per la presentazione dell’offerta ridotti all’osso, a prescindere dalla complessità della gara, e un forte ampliamento dell’utilizzo delle procedure negoziate e degli affidamenti diretti. Preoccupa, secondo Alleanza Cooperative, il rischio, che in alcuni casi è già realtà, che si vada verso un’altra pericolosissima compressione dei tempi, attraverso la drastica riduzione dell’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con ulteriori connessi rischi per la buona esecuzione delle opere e le tutele dei lavoratori.

Il lavoro, invece, dovrà crescere in regolarità, qualità e sicurezza – evidenzia l’Alleanza Cooperative, sottolineando come l’accordo con le OOSS sia appunto centrale per consentire, in maniera concordata, un utilizzo più intensivo della mano d’opera, per favorire la riconversione professionale dei lavoratori che, mutando la struttura della domanda, passano da un settore all’altro. Il Sistema Edile con i propri Enti Bilaterali, di cui l’Alleanza delle Cooperative Italiane fa parte, è da sempre indirizzato a perseguire questi obiettivi e non potrà che allineare le sue funzioni alle nuove emergenze.

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