Roma, 7 marzo 2024 – Il mondo cooperativo della pesca professionale accoglie con soddisfazione la decisione del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida di ridurre il numero di ami per i palamiti utilizzati dai pescatori sportivo-ricreativi, evidenziando come la decisione, attesa da tempo, aiuterà le Autorità marittime a fermare quanti impiegano illegalmente questo attrezzo facendo concorrenza sleale alla pesca professionale. “Una scelta coraggiosa che, dopo anni di tentennamenti e frequenti ripensamenti politici, potrà contribuire a mettere un freno al malcostume dell’utilizzo di un attrezzo da pesca tipicamente professionale, che nulla ha di sportivo e che potrebbe tranquillamente essere vietato a questo tipo di pescatori, quale è il palamito, adoperato anche da quei sedicenti pescatori sportivi che vogliono solo fare carniere eludendo i limiti di legge, danneggiando i lavoratori del comparto ittico e depauperando le risorse del Mediterraneo”. Così l’Alleanza Cooperative Italiane Pesca e Acquacoltura (Agci Agrital, Fedagripesca-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare) a margine dell’annuncio del provvedimento del MASAF per ridurre a 50 gli ami dei palamiti utilizzati dai pescatori ricreativi e sportivi in mare, attrezzo che in precedenza poteva essere armato fino a 200 ami e che, spesso, viene utilizzato da sedicenti pescatori dilettanti per eludere i controlli da parte delle Autorità marittime. “Riteniamo che la decisione di intervenire su una zona grigia delle catture effettuate in mare, quale quelle associate al palamito ad uso ricreativo, possa portare un duplice beneficio: all’ambiente per contenere il prelievo incontrollato delle risorse ittiche, ed al mondo della pesca per contribuire a fare chiarezza su quanti operano illegalmente mascherandosi da pescatori sportivi – affermano i rappresentanti dell’Alleanza Cooperative Italiane -. Si tratta soprattutto di quei soggetti che, mettendo in acqua 200 o più ami, dichiarano di essere dei ricreativi pur operando come pescatori di mestiere, per giunta senza aver bisogno di alcuna licenza”, prosegue l’Alleanza. Il riferimento è al malcostume di rivendere il pescato frutto delle calate dei palamiti utilizzati dai pescatori ricreativi, attività illecita che le Autorità marittime riscontrano in diverse marinerie italiane e che con grande difficoltà si riesce a fermare. “Pieno sostegno a tutti quei provvedimenti che, come in questo caso, contribuiscono a migliorare la tutela del mare e a salvaguardare quanti operano onestamente nella pesca – concludono i rappresentanti dell’Alleanza Cooperative Italiane -, mettendo in pratica quanto da anni l’Unione europea con la sua Politica comunitaria della pesca richiede agli stati membri: maggiori controlli e più attenzione a chi agisce illegalmente abusando del titolo di pescatore senza averne diritto. Siamo certi che le finalità del provvedimento del MASAF saranno condivise anche dai rappresentanti del mondo della pesca sportiva e ricreativa che, come noi, hanno a cuore il futuro del nostro Mediterraneo”.
Pesca, Alleanza Cooperative: bene stop del Masaf ai 200 ami per palamito ricreativo
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