Sono a rischio le sovvenzioni per le imprese di pesca. A minare i sussidi destinati ai pescatori è l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC, WTO), che vorrebbe stringere le maglie delle reti dei benefici economici per quei tipi di pesca considerati poco sostenibili. Lo denuncia l’Alleanza delle Cooperative pesca e acquacoltura, preoccupata per le ripercussioni che questo potrebbe avere sul settore ittico. “Nel mirino dell’OMC purtroppo non c’è solo la pesca illegale ma anche la pesca degli stock considerati sovra sfruttati o con metodi di cattura ritenuti poco green. Se apriamo la strada alla soppressione dei sussidi, anche indiretti come quelli legati al carburante sotto forma di esenzione dalle accise, rischiamo di veder andare in fumo i ristori economici per tutti pescherecci a strascico e quei segmenti che operano su specie ittiche considerate in crisi come il palangaro con cui si pescano il pesce spada e l’alalunga. Le ripercussioni economiche sulla filiera sarebbero devastanti”, commenta l’Alleanza. “Sebbene la procedura di ratifica di questa proposta sia solo all’inizio, chiediamo al governo italiano di bloccare questa attacco alla pesca professionale alle prese con difficoltà economiche strutturali e con quelle legate al post pandemia e alla guerra in Ucraina. L’Italia in fase di voto in Consiglio Ue non si è opposta come avremmo sperato mentre all’esame del Parlamento europeo c’è stata solo una parziale astensione. Chiediamo un netto no”, conclude la nota.
Pesca, l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) mette a rischio le sovvenzioni per le imprese: le ripercussioni economiche sulla filiera sarebbero devastanti
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