Piano di ripresa e resilienza: Alleanza Cooperative, impiegare risorse del Next Generation EU in modo produttivo; adottare scelte condivise coinvolgendo le parti sociali

Roma, 1 ottobre 2020 – “Le risorse ‘straordinarie’ del Next Generation EU vanno impiegate con sguardo lungo e metodologie rendicontabili, efficienti e produttive, per ricostruire e rilanciare il Paese nel segno di un’economia diversa, in cui le persone, il bene comune, la salute dei cittadini vengano prima dell’interesse individuale. Per questo, nel nostro documento ‘Ricostruire l’Italia cooperando’ proponiamo un Piano nazionale per lo sviluppo sostenibile, articolato in iniziative e progetti strategici per il Paese”.

Lo ha detto il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Mauro Lusetti, anche a nome dei Copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone, nell’audizione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza presso le Commissioni riunite Politiche dell’Unione Europea e Bilancio del Senato.

“La nuova politica economica e fiscale europea che si sta costruendo, di segno ben diverso dal rigore degli scorsi anni -sottolinea Lusetti- chiama la classe dirigente allargata di ciascun paese all’assunzione di responsabilità verso le generazioni future. Il piano che proponiamo, in linea con i principi dell’Agenda 2030, rappresenta il nostro contributo alla definizione di un PNRR che sia espressione di scelte condivise, da assumere con il coinvolgimento delle parti sociali più rappresentative, e non una mera sommatoria di progetti. All’obiettivo del governo di raddoppiare il tasso di crescita economica debbono concorrere tutti, aumentando la quota di investimenti delle imprese, i posti di asilo nido disponibili, i consumi responsabili e le imprese impegnate nell’economia circolare, l’occupazione femminile e le imprese giovanili”.

Andranno inoltre colte le indicazioni di riforma rivolte dall’UE al nostro paese, a partire da quelle del sistema fiscale, nel senso di una maggiore semplificazione, trasparenza e progressività, e della pubblica amministrazione, per migliorarne le competenze, il ricambio generazionale e l’efficienza.

Il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative si è quindi soffermato su alcune priorità del documento “Ricostruire l’Italia cooperando”, sulle quali il sistema cooperativo sta predisponendo progetti dettagliati coerenti con le missioni strategiche e le linee guida adottate per il PNRR.  Si tratta di sanità e welfare, per i quali il sistema cooperativo identifica nella prossimità un cardine dell’universalità del servizio e sostiene la necessità di un piano corposo di riforme e investimenti;  cultura e turismo, con la proposta di specifiche misure che permettano la riattivazione di tali settori e ne favoriscano la modernizzazione e la digitalizzazione, come un credito di imposta per l’innovazione; superamento di alcune debolezze del sistema economico italiano, potenziando l’aiuto alla crescita economica (ACE), riformando la tassazione dei premi di produttività e valorizzando l’esperienza dei workers buyout anche nei processi di trasmissione delle imprese con problemi di successione generazionale, attenzione alle banche di territorio e una nuova filosofia per la gestione dei NPL; innovazione e digitalizzazione, mantenendo e potenziando per tutti i tipi di impresa il credito di imposta 4.0 e promuovendo la creazione di Piattaforme digitali cooperative, imprese mutualistiche di gestione e proprietà delle piattaforme digitali e dei dati prodotti;  politica energetica e ambientale, recependo la direttiva europea per la costituzione di comunità di energia rinnovabile, riconoscendo le cooperative e le imprese di comunità quali “imprese sociali di comunità”, al centro di progetti relativi alla digitalizzazione e innovazione tecnologica, alla rivoluzione verde e all’inclusione sociale e territoriale; Mezzogiorno, considerando il Recovery Plan come un’occasione storica per il riequilibrio territoriale e lo sviluppo dell’area già colpita duramente dalla crisi decennale.

 

 

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.