Pubblicati sulla Gazzetta ufficiale n. 234, i due decreti del ministero dello Sviluppo economico che affidano a Infratel Italia S.p.a la realizzazione di interventi per la connettività a internet: il Piano scuola, con cui si intende garantire la messa a disposizione di connettività fino a 1 Gigabit/s alle istituzioni scolastiche pubbliche, e il Piano voucher per famiglie meno abbienti, un intervento di sostegno alla domanda per garantire la fruizione di servizi di connessione in banda ultra larga da parte delle famiglie con ISEE inferiore ai 20mila euro.
Con riferimento al primo decreto, l’articolo 1 chiarisce che la realizzazione delle attività del Piano scuola è affidata dal Mise a Infratel, società in-house dello stesso ministero, attraverso un’apposita convenzione (art. 2) stipulata tra quest’ultima e la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali del Mise, corredata da un disciplinare di rendicontazione e da un disciplinare tecnico contenente il piano operativo, e approvata con decreto del direttore generale della Direzione. Per gli interventi è prevista una spesa massima 400.430.898 euro, da finanziare con le risorse del Fondo sviluppo e coesione relative al periodo di programmazione 2014-2020, a Infratel è riconosciuto un rimborso, fino al 2% della spesa, a titolo di rimborso dei costi diretti e indiretti per il personale dedicato, oltre ad acquisti di beni e servizi. Gli obiettivi del Piano sono definiti all’articolo 3: in particolare, il Mise punta all’attivazione di un intervento per la messa a disposizione, a favore di almeno 32mila plessi scolastici pubblici, di servizi di connettività che garantiscano fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici. Più nel dettaglio, il Piano Scuola prevede il collegamento di tutte le scuole medie e superiori pubbliche su tutto il territorio nazionale, e il collegamento di tutte le scuole primarie e dell’infanzia pubbliche ubicate nelle aree già interessate da interventi infrastrutturali, nell’ambito del Piano banda ultra larga dello stesso ministero, relativo alle cosiddette “aree bianche“. Inoltre, per garantire la realizzazione dei servizi anche nelle scuole medie e superiori ancora non dotate di un’infrastruttura idonea, Infratel dovrà assicurare l’attuazione degli interventi infrastrutturali necessari. Gli stessi obiettivi di connettività, infine, potranno essere realizzati anche tramite l’utilizzo di infrastrutture di rete di proprietà delle Regioni o di loro enti in house, già realizzate o da realizzare, in seguito a uno specifico Accordo di programma da stipulare tra il Mise, Infratel Italia, le regioni interessate ed eventuali loro società in house. Potranno essere quindi indette procedure di gara, con applicazione del principio del miglior rapporto qualità/prezzo, per i seguenti servizi (art.4):
– fornitura di infrastruttura fissa idonea a garantire servizi di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici;
– fornitura in opera di apparati di utente (CPE), compresa fornitura in opera dei cavi, tubi e materiali di posa di installazione e di cablaggio interno all’edificio;
– servizi di assistenza tecnica e manutenzione, sia a livello di infrastruttura, sia a livello di trasporto, sia di servizio end-to-end;
– servizi di trasporto dati, compresa eventuale fornitura di apparati di trasporto, dalla scuola fino al nodo che offre il servizio di accesso.
I servizi dovranno essere garantiti per un periodo pari a cinque anni dalla data di attivazione, e ai soggetti aggiudicatari si chiederà di riconoscere ad Infratel il diritto all’uso delle infrastrutture funzionali alla realizzazione dei servizi per un periodo di almeno dieci anni. Le infrastrutture realizzate per il collegamento delle sedi scolastiche con servizi non idonei saranno considerati proprietà del Mise (art. 5), mentre la responsabilità di esecuzione e realizzazione delle attività è affidata alla direzione generale per i Servizi di comunicazione elettronica.
Con il secondo decreto il Mise attribuisce alla stessa società di telecomunicazioni, la Infratel Italia, soggetto attuatore della Strategia nazionale per la banda ultra larga, la realizzazione del Piano voucher per famiglie meno abbienti, e cioè un intervento di sostegno alla domanda per garantire la fruizione di servizi di connessione ad internet in banda ultra larga da parte delle famiglie con ISEE inferiore ai 20mila euro (art. 1). Per gli interventi del Piano è autorizzata una spesa di 204 milioni di euro (art. 2) che, anche in questo caso, saranno coperti con le risorse del Fondo FSC, con la possibilità di un rimborso a Infratel pari a massimo 2% della spesa complessiva per le spese sul personale o gli acquisti di beni e servizi. Nel dettaglio, in base all’articolo 3 alle famiglie con ISEE inferiore ai 20mila euro è riconosciuto uno sconto di 500 euro sul canone di connessione ad internet in banda ultra larga per un periodo di almeno dodici mesi, sui servizi di attivazione e sulla fornitura dei dispositivi elettronici (CPE), di un tablet o un personal computer. Il contributo è erogato per la fornitura di servizi di connettività ad almeno 30 Mbit/s in download alle famiglie che non possiedono già un contratto di connettività, o per quelle che ne hanno uno a banda larga di base, e cioè inferiore a 30Mbit/s in download, che possono essere offerti da tutti gli operatori che forniscono servizi internet su reti a banda larga ad almeno 30 Mbit/s. È riconosciuto un solo contributo per ciascun nucleo familiare presente nella stessa unità abitativa e, nel caso in cui l’unità abitativa sia servita da più di un’infrastruttura a banda ultra larga, i beneficiari del contributo potranno stipulare contratti per i servizi di massima velocità di connessione rivolgendosi sia all’operatore che gli fornisce il servizio tramite il contratto vigente al momento della richiesta del contributo, sia ad altro operatore. Il provvedimento inoltre ammette la possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto di connessione utilizzando il valore residuo del contributo del precedente contratto (stipulato avvalendosi del contributo) al momento del recesso, purché quello nuovo garantisca livelli di servizio pari almeno a quelli previsti da quello precedente e senza che il recesso da quest’ultimo comporti costi a carico del beneficiario. Il contributo invece non è concesso per la sola attribuzione del tablet o del personal computer. Per garantire la coerenza del Piano con eventuali precedenti interventi regionali, inoltre, i contributi potranno essere erogati anche tenendo conto di situazioni specifiche di singole Regioni correlate a condizioni più svantaggiate di determinate aree territoriali, sulla base di apposite convenzioni da stipulare con le Regioni stesse.
Il Piano, specifica l’articolo 4, avrà una durata non superiore a un anno dall’avvio dell’intervento, e fino all’esaurimento delle risorse. Oltre alle attività di realizzazione, a Infratel Italia è affidata la realizzazione e tenuta del portale telematico, nel quale sarà messo a disposizione degli operatori un apposito Elenco per la registrazione, obbligatoria a partire da trenta giorni dalla data di operatività di un portale telematico (art. 6) Per l’iscrizione dovranno inoltre stipulare un’apposita convenzione con Infratel, dichiarando di essere in possesso dei titoli necessari e che le offerte commerciali messe a disposizione siano le stesse o in qualche modo migliorative – sotto il profilo della durata, dei servizi e dei prezzi offerti – rispetto a quelle rivolte per gli stessi livelli di servizio alla generalità degli utenti. Gli stessi operatori dovranno inoltre garantire la chiusura dei contratti stipulati per mezzo del contributo allo scadere del periodo di durata dell’offerta, fatta salva la possibilità di aderire ad offerte di rinnovo. Le offerte di servizi dovranno essere trasmesse a Infratel Italia attraverso il portale telematico, e agli operatori – a cui è attribuito un codice identificativo – sarà richiesto l’aggiornamento costante delle informazioni in caso di modifiche alle offerte.
Per la fruizione del contenuto (art. 7) il beneficiario dovrà presentare, presso un qualsiasi canale di vendita degli operatori registrati, una richiesta contenente la copia del proprio documento di identità e da una dichiarazione sostitutiva, attestante che il valore dell’ISEE non supera i 20mila euro. A sua volta, l’operatore dovrà mettere a disposizione sul portale una serie di dati del beneficiario, tra cui il codice fiscale e gli estremi del documento d’identità, la dichiarazione relativa al valore dell’ISEE, il codice identificativo dell’offerta, le caratteristiche tecniche del tablet o del personal computer incluso nell’offerta e una copia del contratto stipulato con il beneficiario. L’operatore, una volta attivato il servizio di connessione, trasmette il verbale di consegna firmato dal beneficiario e, entro sessanta giorni dal ricevimento della documentazione, Infratel provvede a versare sul conto dedicato dell’operatore l’ammontare totale del contributo per ciascun beneficiario, al netto della trattenuta del 5%, a garanzia del corretto svolgimento delle attività di erogazione del servizio, da restituire entro il termine del periodo di vigenza del Piano. I controlli di verifica a campione sono affidati al ministero dello Sviluppo economico (art. 9), mentre l’esecuzione del provvedimento e la realizzazione delle attività è responsabilità della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica del Mise.