Pietro Grasso incontra gli studenti del Liceo Scientifico di Forlì

Forlì (FC), 8 aprile 2024 – Tenere alta la guardia e unire le forze, perché la mafia non si pone limiti e ha la capacità di cambiare volto per perseguire i propri scopi illeciti, infiltrandosi ovunque e adattandosi ai cambiamenti sociali ed economici. Anche in Emilia e in Romagna, come dimostrano le risultanze del processo “Aemilia”, bisogna togliere il brodo di coltura in cui le mafie prosperano, l’area grigia degli insospettabili: per questo è così importante sensibilizzare i giovani sui temi della legalità e della difesa dei principi della Costituzione sin dalla scuola. In questo la cooperazione è il miglior antidoto. Questi i temi trattati nel corso dell’incontro svolto oggi nell’auditorium di palazzo Sidera di Forlì tra Pietro Grasso e 120 studenti del Liceo scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli.

L’iniziativa, intitolata “Pagine di legalità, esempi di cittadinanza”, è nata dalla collaborazione tra la Fondazione Conad ETS, la Fondazione Scintille di Futuro e la cooperativa Commercianti Indipendenti Associati

Grasso ha raccontato la sua lunga esperienza da magistrato impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, al fianco di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Una missione perseguita da quando indossò la toga nel 1969, fino ai ruoli chiave come giudice del maxiprocesso a Cosa Nostra, procuratore capo di Palermo e procuratore nazionale antimafia.

In seguito Grasso ha ricoperto la carica di Presidente del Senato e Senatore e, oggi, è presidente della Fondazione Scintille di Futuro ETS, creata per contribuire allo sviluppo della cittadinanza attiva e consapevole e dell’etica della responsabilità.

Grasso ha raccontato le intimidazioni e le minacce quotidiane alla famiglia, l’alto costo pagato nella vita privata, i sacrifici e i dolori da cui è nata la motivazione a continuare la battaglia per cercare verità e giustizia. Ai giovani che lo intervistavano ha ricordato che il potere che dà la criminalità è illusorio e che il vero rimedio contro la mafia è la cultura della legalità, fatta dei valori costituzionali del rispetto, dell’uguaglianza e della partecipazione. Ma anche che dietro a ogni mafioso c’è sempre un uomo, che può essere convinto a collaborare e a svelare le dinamiche segrete dell’organizzazione di cui fa parte. 

Ad accogliere il presidente Grasso per CIA-Conad c’erano il presidente Maurizio Pelliconi e l’amministratore delegato Luca Panzavolta.

Erano presenti in sala il Prefetto di Forlì-Cesena Rinaldo Argentieri, il questore Claudio Mastromattei, il comandante della Guardia di Finanza Vito Pulieri e il tenente colonnello dei Carabinieri Stefano Monnati. 

Il dibattito è stato condotto dalla direttrice di Fondazione Conad ETS,  Maria Cristina Alfieri. 

“CIA- Conad è da sempre sensibile alle tematiche sociali e attraverso questa iniziativa vogliamo ribadire ancora una volta il nostro impegno al fianco delle Comunità per sostenere il patrimonio più grande del nostro Paese: i giovani e il loro futuro – ha affermato Luca Panzavolta, amministratore delegato di CIA-Conad –. Con Fondazione Conad Ets stiamo portando avanti un programma formativo di eventi live su temi di grande attualità e interesse per le nuove generazioni, il Progetto Scuola, e come Cooperativa siamo molto attivi con iniziative sportive, culturali e sociali che mirano a coinvolgere e supportare i giovani. Questo progetto altamente formativo, a cui abbiamo aderito con convinzione, si pone perfettamente in linea con “Sosteniamo il futuro Conad”, che racchiude il nostro impegno verso un futuro più sostenibile”.

Dopo quello di Forlì sono previsti altri due incontri a Pistoia (il 19 aprile) e Teramo (il 6 maggio).

Condividi su:
Leggi altri articoli correlati