Il progetto “Più giornali più liberi”, lanciato da Legacoop Romagna nella settimana dal 9 al 16 dicembre, ha ricevuto un ottimo riscontro dalle cooperative, con numerosi apprezzamenti e manifestazioni di soddisfazione.
La campagna, realizzata in collaborazione con i due quotidiani locali più diffusi nelle edicole del territorio, Il Resto del Carlino e il Corriere Romagna, edito dalla Cooperativa Editoriale Giornalisti Associati, ha permesso alle 380 imprese associate a Legacoop Romagna di ricevere in edicola i giornali, mettendoli a disposizione di soci e lavoratori. Sono stati coinvolti anche circa ottanta luoghi gestiti dalle cooperative, come residenze per anziani, case del popolo, centri sportivi ed enti culturali, oltre a una decina di scuole superiori, cui sono stati attivati abbonamenti e copie digitali.
L’evento ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare il pubblico sul valore dell’informazione professionale e di qualità, essenziale per il pluralismo democratico e per una società consapevole, in un contesto particolarmente difficile per l’editoria. Tuttavia, la situazione generale del settore continua a essere complessa. Legacoop Romagna si unisce al disappunto di tutta la comunità editoriale per la decisione del governo di non destinare risorse adeguate al comparto all’interno della manovra di bilancio, nonostante gli emendamenti specifici presentati dalla maggioranza.
«Pur ribadendo la necessità di mantenere la forma mutualistica al centro degli interventi pubblici in materia, e apprezzando la proroga della cosiddetta “clausola di salvaguardia” per gli editori non profit — spiega il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — l’assenza di provvedimenti specifici rappresenta l’ennesimo segnale negativo nei confronti di principi fondamentali come il pluralismo dell’informazione e il contrasto alle fake news».
Anche altre cooperative del settore editoriale di Legacoop Romagna, attive con settimanali (Media Romagna), quotidiani online (Corsivo), comunicazione e uffici stampa (Aleph e Cooperdiem), nonché importanti editori nel campo del digitale (CityNews), hanno partecipato al progetto.