“L’interesse dell’Alleanza delle Cooperative è che il PNRR venga attuato e abbia successo, mantenga alta l’ambizione e l’obiettivo da conseguire che è quello di un cambiamento strutturale del Paese per sostenere crescita ed inclusione sociale nel lungo periodo”. Così il presidente Maurizio Gardini, anche a nome dei due copresidenti Simone Gamberini e Giovanni Schiavone, nel corso dell’incontro della Cabina di regia sul PNRR nel corso della quale l’Alleanza ha avuto modo di evidenziare alcune proposte utili ad affrontare parte delle criticità e contribuire al raggiungimento dei target.
“Per evitare il rischio di “nuove cattedrali nel deserto” – ha ricordato Gardini – riteniamo utile riorientare parte delle risorse PNRR a favore della gestione delle stesse, così da migliorare anche la capacità di spesa puntando sulla co-programmazione e co-progettazione delle principali scelte attuative, in particolare per gli investimenti a livello locale e sull’avvio di un confronto sul funzionamento, soprattutto a livello locale, dei servizi. Occorre poi che si realizzi una sinergia tra le diverse linee di finanziamento e di politiche UE, ed in particolar modo tra i Fondi per la Coesione ed il PNRR. Serve, inoltre, un sistema più efficace, tempestivo e trasparente di open data sul PNRR per aumentare anche il coinvolgimento, la partecipazione ma anche la consapevolezza, la valutazione per implementare miglioramenti in itinere”.
L’Alleanza ha ribadito di non condividere l’idea di posticipare e allungare post 2026 l’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti, né l’idea di ridurre le risorse complessive del Piano, rinunciando a parte dell’attuazione, mentre ha confermato di condividere la possibilità che per circostanze oggettive si rimodulino internamente le scadenze intermedie senza modificare i target finali o si rifinanzino misure che hanno avuto overbooking o comunque che hanno ricevuto un alto livello di domanda e fondi insufficienti a copertura.
L’Alleanza delle Cooperative è consapevole che l’attuazione del PNRR rappresenta una opportunità irripetibile per l’Italia ma anche una sfida per “difendere” politiche comuni a livello europeo per fronteggiare crisi temporanee ed emergenze economico-sociale, attraverso meccanismi comuni di solidarietà. La realizzazione di tutti gli Investimenti del PNRR è una sfida non solo per il governo e per il sistema istituzionale territoriale (Regioni, Province, Comuni e Città Metropolitane) ma chiama in causa il protagonismo attivo delle forze economiche, delle imprese e del lavoro.
Andare avanti con il Piano REPower EU accelerare sugli investimenti infrastrutturali volti ad accrescere l’autonomia e la sicurezza energetica del Paese e della UE anche attraverso i piani di investimento dei grandi player, ma di pari passo bisognerà investire anche sulle comunità energetiche non lucrative e sulle aree interne. “Siamo pronti a fare la nostra parte, in tutti i settori, le filiere ed i territori nei quali la cooperazione opera, produce innovazione, realizza investimenti, genera posti di lavoro (più equamente distribuiti anche verso giovani e donne), coerenti con le finalità di Next generation EU – ha concluso Gardini.