Il 30 giugno è la data finale per terminare i progetti collegati alla quarta rata da 16 miliardi del PNRR.
L’ostacolo più grande riguarda l’ecobonus e la sostituzione con l’incentivo delle caldaie a gas: la Commissione europea vorrebbe includere nei finanziamenti solo gli interventi di sostituzione di caldaie a gasolio con caldaie a gas ed escludere invece la sostituzione di una vecchia caldaia a metano con una più recente. Il problema è che la maggior parte delle sostituzioni si riferisce al secondo caso.
Da segnalare anche il ritardo con le stazioni della ricarica per l’idrogeno e le colonnine elettrich e anche sui progetti degli asili nido, previsti per garantire 264.480 posti, dovranno essere pronti entro la fine di giugno.
Nel frattempo, il ministro delle Infrastrutture ha presentato la proposta di modifica della destinazione di 7 dei 39 miliardi PNRR amministrati dal Mit: l’intenzione è quella di ricalibrare i 6,3 miliardi per i lavori affidati a Rete ferroviaria italiana, potenziando le tratte Orte-Falconara e Metaponto-Potenza ed altre linee regionali, evitando di concentrarsi solo sulla Roma- Pescara e sulla Palermo-Catania, con le risorse per queste ultime che andrebbero spostate a causa delle urgenti scadenze del PNRR. Infine il Mit, chiede a Fitto altri 110 milioni in vista di una riduzione delle perdite della rete idrica nazionale e 360 milioni per i costi aggiuntivi del materiale rotabile per il trasporto rapido.