“L’attuazione degli interventi speciali per la coesione territoriale previsti dalla Missione 5 C3 del Piano nazionale di ripresa e resilienza ha visto il rispetto di tutti gli obiettivi previsti per il 2021, sia in termini di investimenti che di riforme”. Lo ha chiarito oggi in commissione Bilancio della Camera il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, prima audita di un ciclo di audizioni che si svolgerà presso il gruppo di lavoro in merito allo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Zone economiche speciali
“Abbiamo anzitutto rispettato l’obiettivo di riforma della governance delle Zone economiche speciali” ha subito spiegato il ministro, ricordando di averle rese operative, di aver inserito nel PNRR una linea di finanziamento per infrastrutturarle, di aver affiancato a quest’ultima anche un investimenti sui porti per 1,2 miliardi: questo, ha sottolineato “ci mette nelle condizioni di costruire una rete logistica portuale efficiente in grado di attrarre traffici che vengono dall’Asia e dal Nord Africa”. Ha spiegato di aver nominato tutti i commissari, di averne rafforzato i poteri dotandoli di una struttura amministrativa, costituiscono il motore delle Zes, ha specificato, chiarendo che “su di essi abbiamo molto investito, a partire dalla valutazione e scelta dei loro profili curriculari”. Ad oggi sono otto, le Zes istituite, ha ricordato il ministro: Abruzzo, Adriatica, Calabria, Campania, Jonica, Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale, a cui si è aggiunta da pochi mesi la Zes Sardegna.
Gli altri obiettivi raggiunti
Sono stati inoltre tutti pubblicati gli avvisi relativi agli altri 4 investimenti di responsabilità del dipartimento: per le strutture sanitarie di prossimità, un avviso da 100 milioni di euro, al 31 gennaio 2022 erano già state caricate 300 domande; per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, pubblicato il 23 novembre l’avviso dell’agenzia per la coesione territoriale da 250 milioni di euro, e la cui scadenza è stata prorogata al 28 febbraio 2022; per gli interventi socio-educativi e culturali con il sostegno del terzo settore, pubblicato il 29 dicembre, per un totale di 30 milioni di euro; infine, per il contrasto alla povertà educativa nel Mezzogiorno, misura potenziata con un bando pubblicato il 9 novembre 2021.
Piano complementare al PNRR
Per quanto riguarda gli interventi a valere sul Piano complementare al PNRR, ha aggiunto Carfagna, sono stati rispettati entrambi gli obiettivi previsti rispettivamente per il terzo e per il quarto trimestre del 2021: il primo riguarda la messa a bando di 350 milioni la costituzione di “ecosistemi per l’innovazione al Sud”, il secondo l’intervento per il “miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade nelle aree interne“, da 300 milioni.
Prossimi passi
Nell’ambito degli interventi di competenza del dicastero, ha proseguito, non sono previste milestone della Commissione europea da ottemperare entro il primo semestre del 2022, sono però previsti degli “obiettivi interni”, cioè propedeutici al raggiungimento nei prossimi semestri degli obiettivi fissati con Bruxelles: primo, entro il primo trimestre 2022 sarà pubblicato un avviso pubblico per i 500 milioni di nuove risorse previste nell’ambito dell’intervento di “Potenziamento dei servizi e infrastrutture sociali di comunità” rivolto ai Comuni delle aree interne interessati dalla misura. “La linea di intervento, che prevede complessivamente 725 milioni di euro, include anche 225 milioni già ripartiti tra i comuni del Mezzogiorno dal dpcm del 17 luglio 2020, per il quale è stato recentemente adottato un dpcm di proroga dei termini”, ha spiegato. Il dipartimento intende inoltre pubblicare a fine 2022 un nuovo avviso per la selezione di interventi socio-culturali con la collaborazione del terzo settore per il contrasto alla povertà educativa nel Mezzogiorno.
Controlli sulle altre amministrazioni
Il ministero per il Sud e la coesione territoriale è poi responsabile di un monitoraggio costante delle attività delle altre amministrazioni affinché rispettino il vincolo di destinazione del 40% per il Sud delle risorse messe a bando: “Un meccanismo di monitoraggio ex post non è in sé sufficiente, soprattutto se si vuole evitare che le misure correttive e compensative operino solo in una fase ‘patologica’ – ha spiegato il ministro – È stata dunque condivisa l’esigenza di garantire un meccanismo di controllo preventivo: un lavoro congiunto che vede direttamente coinvolto il dipartimento per la coesione, il Mef, nonché tutte le amministrazioni titolari degli interventi”. Il dipartimento si è attivato a partire da gennaio, ha spiegato, per iniziare un confronto diretto con le amministrazioni titolari di interventi del Piano, per assisterle fin dalla redazione dei loro singoli provvedimenti. “Sempre il DipCoe, in collaborazione con il Mef, sta strutturando un database molto completo che sarà a disposizione di tutti“, ha fatto sapere Carfagna.
Sostegni agli enti locali
Una ulteriore linea di intervento del DipCoe nell’ambito dell’azione generale del PNRR, ha concluso il ministro, è quella di sostenere la capacità amministrativa degli enti locali: “Abbiamo deciso di implementare una rete di sicurezza attraverso misure di varia natura finalizzate a sostenere e supportare le amministrazioni locali” con l’obiettivo di dare vita ad “una strategia complessiva di rafforzamento” in coerenza con tutte le attività del Piano. Due i profili su cui si è delineata l’azione del dipartimento, e cioè la rapida acquisizione di risorse umane e il supporto alla progettazione: oltre alle misure già esistenti che consentono all’agenzia per la coesione di stipulare contratti a tempo determinato da destinare a supporto di enti locali del Mezzogiorno, la norma prevista dalla legge di bilancio che prevede l’assunzione di 2800 funzionari per comuni del Sud, è stato previsto un Fondo per la progettazione territoriale, con risorse destinate a finanziare concorsi di progettazione e idee. La misura è pronta a partire, ha spiegato Carfagna: un dpcm di riparto dei 160 milioni sarà pubblicato nei prossimi giorni, mentre sono già state predisposte con il Mims le linee guida e con Anac sui bandi tipo.