Pnrr «Le cooperative al Mise, per valorizzare il PNRR occorre semplificare, estendere l’innovazione 4.0 alle pmi, accompagnare startup e imprese femminili con misure creditizie ad hoc»

Roma, 21 gennaio 2022«Bene avviare anche con il Mise il lavoro partenariale per seguire l’attuazione delle misure, coinvolgendo anche le cooperative che sono trasversali, impegnate in tutti i principali settori economici del paese». Lo dice l’Alleanza delle Cooperative intervenendo al tavolo partenariale PNRR in riferimento alla discussione su investimenti e riforme in gestione MISE.

«Condividiamo i principi strategici del PNRR, dalla maggiore competitività attraverso le aggregazioni e l’internazionalizzazione, alla digitalizzazione, innovazione e attenzione all’impatto ambientale. Proprio sull’innovazione 4.0 – si legge nella nota – ci siamo battuti in passato per la “democratizzazione” degli incentivi perché non fosse solo a misura di grande impresa, ma potessero essere estesi anche alle pmi e alle cooperative, attraverso la formula del credito di imposta».

Rispetto ai Contratti di sviluppo importante puntare sulla rilevanza degli impatti ambientali e occupazionali e proponiamo che «si coinvolgano maggiormente le PMI, anche collegando allo strumento una sezione del Fondo Centrale di garanzia». Sul Fondo per l’impresa femminile ribadiamo l’importanza che Invitalia preveda adeguati incentivi e importi alle fasi di accompagnamento/mentoring/tutoring delle imprese femminili, così da rafforzarne lo sviluppo.

«Sul lato degli investimenti nel campo delle start-up, occorre poi contemplare l’operatività delle cooperative con le loro specificità. Ricordiamo che le cooperative sono soggetti imprenditoriali in cui è possibile intervenire con misure ad hoc. Per questo gli investimenti che devono assumere le caratteristiche di “capitale paziente”. Abbiamo soggetti finanziari, come CFI, tra l’altro partecipata dal MISE o come i Fondi mutualistici, specializzati proprio in queste tipologie di attività finanziarie». 

«Sull’avvio di start-up sollecitiamo misure di semplificazione. Auspichiamo maggiore attenzione: in tema di modalità semplificata di costituzione della cooperativa srl; la risoluzione della questione della compatibilità tra startup innovativa e di impresa sociale; l’introduzione di una procedura straordinaria semplificata di trasformazione delle associazioni in società. Sugli incentivi, infine, e in generale, occorre affrontare il problema dei codici Ateco per il comparto agroindustriale, in particolare per tante cooperative agricole che esercitano attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli conferiti dai soci».

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.