Rafforzare il tracciamento antimafia degli investimenti inerenti il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Questo l’oggetto della circolare inviata dal ministero dell’Interno alle Prefetture nella quale si ribadisce la centralità della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (BDNA) per assicurare adeguata tutela degli investimenti del PNRR dalle aggressioni criminali: si tratta dello strumento che consente la mappatura degli operatori economici coinvolti nel ciclo realizzativo degli interventi del PNRR.
Il tracciamento consentirà di monitorare l’eventuale adozione di provvedimenti nei confronti degli operatori soggetti a rischio infiltrativo e l’interdizione dall’attività economica. Potrà anche essere valutata l’applicazione dello strumento del commissariamento ad contractum, qualora gli elementi indizianti siano di tale rilevanza da avere già comportato l’adozione di un’informazione interdittiva. Nei casi in cui gli interventi del PNRR rientrino nella disciplina del Codice dei contratti pubblici, puntualizza la circolare, si attuerà il modello di prevenzione antimafia definito dalle linee guida del Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari attivo presso il Viminale. “Semplifichiamo le procedure, miglioriamo il sistema di contrasto alle infiltrazioni, rafforziamo i controlli.