È in vigore da sabato scorso il decreto legge con misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Istituisce un Fondo da 30 miliardi di euro per integrare gli interventi del Pnrr con risorse nazionali e prevede investimenti sulla digitalizzazione, proroga il superbonus fino a giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP (e cioè le case popolari), stanzia 1,2 miliardi per i contratti di filiera del Mipaaf e mette a disposizione risorse per le infrastrutture e il credito di imposta per gli investimenti in beni materiali.
Nel dettaglio, l’articolo 1 approva il “Piano nazionale per gli investimenti complementari” che integra gli interventi del Pnrr con risorse nazionali pari a 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026. Si tratta di 1.750 i milioni di euro destinati a:
- Servizi digitali e cittadinanza digitale – Piattaforma PagoPA e App “IO” (50 mln di euro per il 2021)
- Servizi digitali e cittadinanza digitale – Piattaforma notifiche digitali (0,73 milioni di euro per il 2021)
- Tecnologie satellitari ed economia spaziale (65,98 milioni di euro per il 2022)
- Ecosistemi per l’innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati (70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026).
Sono invece 1.780 i milioni di euro destinati a interventi per le aree dei terremoti del 2009 e 2016 (220 milioni di euro per il 2021, la quota restante viene suddivisa fino al 2026).
Al ministero delle Infrastrutture vanno 9.760 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, così suddivisi:
- rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi – Bus (62,12 milioni di euro per il 2022)
- rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi – Navi (45 milioni di euro per il 2021)
- rafforzamento delle linee regionali – linee regionali gestite da Regioni e Municipalità (150 milioni di euro per il 2021)
- rinnovo del materiale rotabile (60 milioni di euro per il 2021)
- strade sicure – implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel (A24-A25) (150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022)
- strade sicure – implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel (ANAS) (25 milioni di euro per il 2021)
- sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici (300 milioni di euro per il 2021)
- aumento selettivo della capacità portuale (72 milioni di euro per il 2021)
- ultimo/penultimo miglio ferroviario/stradale (20,41 milioni di euro per il 2021)
- efficientamento energetico (3 milioni di euro per il 2021)
- elettrificazione delle banchine (80 milioni di euro per il 2021)
- strategia nazionale aree interne – kiglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade (20 milioni di euro per il 2021)
- sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica (200 milioni di euro per il 2021)
Vengono stanziati 207,7 milioni di euro per il 2021 destinati al Piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali.
Al ministero della Salute sono destinati 2.387,41 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 così suddivisi:
- salute, ambiente e clima (51,49 milioni di euro per il 2021)
- verso un ospedale sicuro e sostenibile (250 milioni di euro per il 2021)
- ecosistema innovativo della salute (10 milioni di euro per il 2021)
Al ministero dello Sviluppo economico vanno 6.880 milioni di euro dal 2021 al 2026 riferiti ai seguenti programmi e interventi:
- “Polis” – Case dei servizi di cittadinanza digitale (125 milioni di euro per il 2022)
- Transizione 4.0 (704,5 milioni di euro per il 2021)
- Accordi per l’Innovazione (100 milioni di euro per il 2021)
Al ministero della Giustizia sono destinati 132,9 milioni di euro dal 2022 al 2026 per la costruzione e miglioramento di padiglioni e spazi per i penitenziari.
Vanno al ministero delle Politiche agricole 1.203,3 milioni di euro dal 2022 al 2026 per i Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo; 500 milioni al ministero dell’Università per iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale; 210 milioni di euro dal 2021 al 2024 per i Piani urbani integrati del ministero dell’Interno.
Il comma 3 prevede la proroga del superbonus fino a giugno 2023 – anziché dicembre 2022 – per gli interventi effettuati dagli IACP (istituti autonomi case popolati) e dagli enti con le stesse finalità sociali, istituiti nella forma di società in house, per interventi realizzati su immobili, di loro proprietà o gestiti per conto dei comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica. Ulteriormente prorogato per queste categorie l’accesso all’agevolazione di ulteriori sei mesi (fine 2023 dunque) se gli interventi per cui è richiesta al 30/6/2023 sono al 60 per cento della realizzazione.
Ancora, stabilisce che per gli interventi effettuati dai condomini, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, senza prevedere dunque che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.
L’articolo 2 stanzia 15.500 milioni di euro per incrementare il Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027.
L’articolo 3 con disposizioni finanziarie su Transizione 4.0, stanzia 3.976,1 milioni di euro per il 2021 per finanziare gli effetti della proroga del credito di imposta per gli investimenti in beni materiali (ex superammortamento).
L’articolo 4 autorizza la spesa complessiva di 925 milioni di euro (dal 2022) per la realizzazione del secondo lotto costruttivo, di cui al secondo lotto funzionale, relativo alla linea ferroviaria AV/AC Verona –Padova, che riguarda l’“Attraversamento di Vicenza” e di 25 milioni di euro per la progettazione del terzo lotto dal 2021. Viene autorizzata anche la spesa di 9,4 miliardi per il finanziamento degli interventi relativi alla linea ferroviaria AV/AC Salerno-Reggio Calabria, di cui 8 milioni di euro per il 2021, 150 milioni di euro per il 2022, 200 milioni per il 2023, 250 mln per il 2024, 1,8 miliardi per il 2026 e poi a scendere fino al 2030.
L’articolo 5 dispone le coperture finanziarie del testo e il 6 stabilisce l’entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.