È stata trasmessa alle Camere la seconda Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, esaminata nel corso della Cabina di Regia sul Pnrr che si è tenuta mercoledì scorso, presieduta a palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Il documento specifica che per le scadenze previste entro il 31 dicembre 2021, il Piano richiedeva il conseguimento di 51 risultati (49 traguardi e 2 obiettivi), dei quali 27 riferibili a riforme e 24 a investimenti: “A fronte del raggiungimento di questi risultati è riconosciuto un contributo finanziario a fondo perduto di 11,5 miliardi di euro e un prestito di 12,6 miliardi di euro, per un totale di 24,1 miliardi di euro“, spiega la relazione, alla quale “va detratta, in proporzione, la quota di prefinanziamento (13 per cento) già ricevuta dall’Italia nel mese di agosto 2021″. Dunque a seguito del raggiungimento dei 51 traguardi e obiettivi, il 30 dicembre 2021 l’Italia ha presentato alla Commissione europea una richiesta di pagamento della prima rata dei contributi a fondo perduto e dei prestiti: il 28 febbraio 2022 la Commissione europea ha espresso una valutazione positiva”. La richiesta italiana di pagamento e il parere della Commissione europea sono stati, quindi, esaminati approfonditamente dal Comitato di politica economica e, in seguito, dal Comitato economico finanziario che, il 18 marzo 2022, ha adottato un parere pienamente positivo sul conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi relativi alla prima rata del PNRR. Il 13 aprile 2022, la Commissione ha quindi erogato all’Italia 21 miliardi di euro (10 miliardi di euro di contributo a fondo perduto, e 11 miliardi di euro di prestiti), corrispondenti all’importo della prima rata (24,1 miliardi di euro) dal quale è stata detratta la corrispondente quota di prefinanziamento già erogata all’Italia nel mese di agosto 2021.
Quanto al 2022, sulla base dei dati comunicati dal ministero dell’Economia, al 31 agosto 2022 risultano sostenute complessivamente spese per circa 11,75 miliardi di euro, concentrate su alcune linee di intervento: entro il secondo semestre 2022 dovranno essere realizzati 55 risultati (39 traguardi e 16 obiettivi), – di cui 21 già raggiunti – ai quali è collegata una rata di 21,8 miliardi di euro (19 miliardi di erogazione, al netto del prefinanziamento già corrisposto). In merito allo stato di attuazione dal monitoraggio, sulla base dei dati comunicati dal MEF tutti gli interventi sono in linea con il cronoprogramma previsto per la loro attuazione e non mostrano rischi di rallentamento. In base alle schede-progetto, è previsto il raggiungimento di 302 obiettivi entro il 2026, oltre due terzi dei quali entro il primo triennio (2021-2023).
A questo link l’allegato della relazione con l’elenco dei bandi e degli avvisi emanati al 4/10/2022.