C’è anche il POR FESR 2014-2020 dell’Emilia Romagna tra i 5 programmi – nazionali e regionali – che beneficeranno di un sostegno ad hoc della Commissione UE e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) per sperimentare modi innovativi di coinvolgere i cittadini nelle decisioni sugli investimenti della Politica di Coesione.
L’obiettivo è promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e della società civile nell’elaborazione, attuazione e valutazione dei progetti della Politica di Coesione, e diffondere la cultura della trasparenza e della responsabilità delle istituzioni pubbliche coinvolte. La promozione degli obiettivi del Green Deal europeo, della sostenibilità e dell’inclusività dell’economia sono elementi importanti dei programmi selezionati.
I programmi che beneficeranno del sostegno UE-OCSE
I cinque programmi sono stati selezionati sulla base dei loro piani ambiziosi e validi per accrescere la partecipazione dei cittadini nelle rispettive aree:
- in Spagna, il governo regionale della Cantabria si concentrerà sulla partecipazione – nell’ambito del PO FESR – dei cittadini alla transizione verso un’economia verde e a basse emissioni di carbonio;
- in Polonia, l’autorità responsabile del Programma operativo per le infrastrutture e l’ambiente 2014-2020 promuoverà la partecipazione pubblica nell’attuazione di grandi progetti di infrastrutture di trasporto, creando una piattaforma per la partecipazione sociale;
- l’organismo responsabile del Programma transfrontaliero Bulgaria-Romania promuoverà la partecipazione alle decisioni di investimento relative a progetti per la protezione dell’ambiente;
- il programma Interreg Paesi Bassi-Fiandre estenderà l’uso del suo strumento online per la partecipazione, in particolare a microprogetti a favore delle comunità locali;
- il POR FESR dell’Emilia-Romagna definirà una tabella di marcia per coinvolgere i cittadini nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile negli investimenti della Politica di Coesione.
Un team dedicato della divisione “Governo aperto e innovativo” dell’OCSE fornirà sostegno pratico alle autorità selezionate su come aumentare il coinvolgimento della società civile, anche nell’analisi della situazione, in dibattiti strutturati con le parti interessate e nella stesura di un piano d’azione.
I cinque progetti pilota saranno attuati per 12 mesi a partire da luglio 2020. I risultati saranno ampiamente divulgati per ispirare altre istituzioni interessate sul modo migliore per coinvolgere i cittadini nell’esecuzione dei fondi UE. L’obiettivo è promuovere iniziative analoghe nei programmi della Politica di Coesione a titolo del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027.
Elisa Ferreira, commissaria per la Coesione e le riforme, ha dichiarato: “La Politica di Coesione svolge un ruolo centrale nel promuovere e nel contribuire a una ripresa economica verde, digitale e resiliente. È sempre stata al servizio dei cittadini e l’obiettivo di questa iniziativa è farla funzionare con il loro aiuto. Il coinvolgimento dei cittadini renderà gli investimenti più trasparenti ed efficaci, soprattutto in un momento in cui le comunità e i territori sono alle prese con gli effetti della crisi del coronavirus”.
Il segretario generale dell’OCSE, Angel Gurría, ha dichiarato: “Il lungo lavoro dell’OCSE sul governo aperto dimostra che la partecipazione dei cittadini al processo decisionale pubblico porta a politiche più efficaci e legittime e può contribuire ad accrescere la fiducia dei cittadini nei governi, un fattore particolarmente rilevante alla luce dell’attuale crisi. Siamo felici di collaborare con i paesi a questo progetto pilota e con la Commissione per aumentare il coinvolgimento dei cittadini nella politica di coesione”.
Fonte: pubblicato oggi 13 luglio 2020 su https://www.fasi.biz/it