Positive le aspettative dai Commissari Ue di Agricoltura e Pesca. Bene anche Fitto

“Riportare l’agricoltura al centro della politica, dare maggior reddito agli agricoltori, anche attraverso fonti alternative, e ai pescatori. È positivo il bilancio di quello che emerge dalle intenzioni dei commissari Ue all’Agricoltura,Christophe Hansen, e alla Pesca e agli Oceani Costas Kadis. Hanno toccato temi importanti e questioni che abbiamo sollevato anche noi. Adesso occorre fare in modo che queste volontà, per ora tutte politiche, trovino concretezza nell’azione dell’Unione europea”. Commenta così, Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, quanto espresso nelle rispettive audizioni dai due commissari designati da Ursula von der Leyen per comporre la squadra del suo secondo governo. “Auspichiamo adesso la rapida approvazione di tutta la Commissione, che dovrebbe avvenire il 25-28 novembre, e l’inizio della von der Leyen II”, continua Maretti.

In tema di agricoltura c’è la volontà di “aumentare la protezione commerciale del settore e di aumentare anche i fondi della Pac. Hansen ha parlato di crescente pressione economica a causa della concorrenza globale che subiscono gli agricoltori e di eventi meteorologici estremi. E soprattutto ha parlato di biodiversità, sovranità alimentare e di riduzione delle importazioni agroalimentari. Inoltre si è impegnato per un equo reddito ai giovani agricoltori”.

Per quanto riguarda la Pesca, Kadis “ha mostrato continuità con il proprio mandato e si è impegnato a presentare un Patto per l’Oceano europeo. Tra i suoi obiettivi, quello che tutte le politiche saranno agevolate, soprattutto la politica comune della pesca che si è detto pronto a modificare se necessario”. Inoltre sul tema “della difesa delle comunità costiere Kadis ha detto che questa questione ha a che fare con la coesione territoriale”. Non secondario, infine, “il fatto che Kadis abbia promesso “tolleranza zero” per la pesca illegale”.

A proposito della candidatura di Raffaele Fitto, designato alla vice presidenza, Maretti sottolinea come dalla sua audizione emergano passaggi importanti. In particolare “la fede europeista, la visione collegiale della nuova commissione e la necessità di essere flessibili in uno scenario sempre più complicato dopo le elezioni americane. L’auspicio è che la nuova Commissione goda di un via libera ancora più ampio di quello della sua presidente”.

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