Legacoopsociali su povertà educativa minorile: bene rifinanziamento, ma serve collaborazione

Legacoopsociali esprime soddisfazione per il finanziamento di un altro triennio per il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, grazie alla conversione in legge del decreto Milleproroghe. Dopo l’esclusione del credito d’imposta dalla Legge di Bilancio 2025, il Fondo è stato ripristinato con uno stanziamento di 9 milioni di euro per i prossimi 3 anni. “Si tratta di un buon segnale ma permane la necessità di rafforzare il finanziamento attraverso la prossima Legge di Bilancio – afferma la vicepresidente nazionale Legacoopsociali Anna Vettigli con delega all’infanzia e all’adolescenza – e per rendere l’intervento adeguato ai bisogni di migliaia di bambini e adolescenti in condizioni di fragilità o a rischio di entrarvi senza adeguate misure di prevenzione”.

Finora, le risorse del Fondo hanno favorito il lavoro di rete e l’innovazione sociale, dimostrando che investire nel contrasto alla povertà educativa produce risultati concreti. Tuttavia, la sfida è ancora aperta. Il ripristino del Fondo è un passo avanti, ma servono misure strutturali e investimenti adeguati per garantire un futuro equo e inclusivo per tutti i bambini e ragazzi del Paese.

“Non basta destinare risorse economiche – ha aggiunto il presidente nazionale Legacoopsociali Massimo Ascari serve un modello di collaborazione stabile tra istituzioni, enti locali, terzo settore e società civile. L’Italia è un Paese che invecchia, con una natalità in calo e un’emigrazione giovanile crescente. In questo contesto, la scuola non può essere l’unico presidio per garantire pari opportunità ai minori. È necessario costruire contesti educativi e territoriali capaci di offrire un futuro ai giovani”.

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