Ha uno scopo ludico ben evidente il gioco millenario delle carte e ora, grazie all’impegno della cooperativa associata a Legacoop Veneto MammeInsieme, anche sociale. Sono state presentate in occasione della Fiera delle Parole al Palazzo Moroni di Padova le nuove “carte Patavine”, opera della fantasia dell’artista rodigino Alberto Cristini. La cooperativa sociale MammeInsieme, che da molti anni collabora con Cristini per la realizzazione di eventi e di progetti per le scuole, è adesso impegnata insieme a lui nella diffusione del nuovo mazzo. L’obiettivo è fare di questo strumento di gioco uno strumento anche sociale.
Un tentativo rivolto a un vasto pubblico, ma con un’attenzione particolare verso le generazioni più anziane, maggiormente abituate a giocare a carte. Le “Patavine” saranno infatti al centro di una serie di tornei organizzati in vari comuni della provincia, dove prima di giocare verranno spiegati ai partecipanti le carte e i loro simboli. Un’attività che andrà a stimolare la memoria e le facoltà intellettive dei giocatori, abituati alle carte Trevigiane, contribuendo alla prevenzione della decadenza cognitiva nei soggetti più a rischio, soprattutto di età avanzata.
Ma non solo. All’obiettivo ludico e sociale, si accompagna anche quello storico: ogni carta, oltre a raffigurare i tradizionali semi del mazzo da quaranta carte (spade, bastoni, coppe e denari), contribuisce a un racconto per immagini della storia millenaria del capoluogo veneto. Un modo per trasmettere e insegnare la storia della città a chi giocherà, facendo sì che questa non venga relegata ai soli libri di storia ma rientri nella cultura popolare.