Pubblicata la bozza di decreto del ministero della Sovranità alimentare che contiene i criteri di individuazione dei nuclei familiari in stato di bisogno, beneficiari del contributo economico previsto dalla legge di Bilancio 2023, ovvero in tutto 500 milioni per l‘acquisto di beni alimentari di prima necessità. Il testo è ora atteso sulla Gazzetta ufficiale.
I destinatari sono i nuclei familiari residenti nel territorio italiano con un ISEE inferiore ai 15mila euro all’anno, che, dalla data di entrata in vigore del decreto non percepiscono: reddito di cittadinanza, reddito di inclusione e qualsiasi altra forma di sostegno alla povertà. Sono esclusi dalla misura anche i nuclei familiari nei quali almeno un componente percepisce la Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori, l’indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito o la Cassa integrazione guadagni (CIG).
Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del testo, i Comuni riceveranno dall’Inps l’elenco dei beneficiari del contributo secondo i seguenti criteri:
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.
Il contributo, concesso singolarmente ad ogni nucleo, ammonta a 382,50 euro ed è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità e può essere speso in tutti gli esercizi commerciali. Sarà erogato tramite carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane e consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati. Le carte sono nominative e rese operative a partire da luglio 2023. Nel caso in cui non venisse fatto il primo pagamento entro il 15 settembre 2023, la carta non sarà fruibile.
Il numero complessivo delle carte assegnabili è pari a 1.300.000 e il 50% sarà ripartito in proporzione alla popolazione residente in ciascun Comune mentre il restante sarà distribuito in base alla distanza tra il valore del reddito procapite medio di ciascun Comune e il reddito pro capite medio nazionale.
Infine, Poste Italiane effettuerà un monitoraggio a partire da ottobre 2023 sulle somme che non risultano assegnate e sulle carte non attivate. Gli importi residui saranno ricaricati sulle carte dei componenti dei nuclei familiari che abbiano regolarmente utilizzato le somme nei mesi precedenti secondo i criteri di priorità.