L’Agenda cooperativa per lo sviluppo sostenibile Bologna 2030, realizzata da Legacoop Bologna con il monitoraggio delle performance ESG, evidenzia un miglioramento sul fronte della sostenibilità: il 53,3% delle imprese ha raggiunto una performance di fascia altra relativamente al rating ESG, il 43,3% ha ottenuto un risultato soddisfacente e il restante 3,3% sufficiente, nessuna si colloca nella fascia bassa.
“Il balzo in avanti sul rating ESG delle nostre imprese associate è frutto di due fattori combinati – sostiene Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – il primo è più legato alla forma imprenditoriale “nativa sostenibile” con una visione di lungo periodo che cerca di ridistribuire le risorse lungo la filiera, nella catena del valore, tra i diversi fattori produttivi tenendo in considerazione la comunità e gli stakeholder con un forte radicamento territoriale. Il secondo è legato a una maggiore conoscenza e consapevolezza che è aumentata negli anni, sia dentro ogni cooperativa, sia attraverso il percorso che abbiamo avviato sei anni fa, scegliendo, prima dell’evoluzione normativa, di investire sull’adozione dell’Agenda ONU 2030 come fattore strategico dell’azione imprenditoriale e territoriale cooperativa“.
Nel 2023, le cooperative associate a Legacoop Bologna hanno registrato un valore della produzione pari a 14,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 6% rispetto all’anno precedente. Gli utili destinati a riserva indivisibile ammontano a 54 milioni di euro, mentre il patrimonio netto è cresciuto a 3,8 miliardi di euro (+5,8%).
Il Report 2024 di Legacoop Bologna mette in evidenza tre pilastri fondamentali del modello cooperativo:
Promozione del buon lavoro:
- L’87% dei lavoratori delle cooperative è assunto a tempo indeterminato.
- La formazione, il welfare aziendale e la conciliazione vita-lavoro sono priorità condivise.
- Il 50% delle associate ha ottenuto la certificazione ISO 45001, a garanzia della sicurezza e salute sul lavoro.
- La presenza femminile nella forza lavoro raggiunge il 71%.
Impatto mutualistico sulla comunità:
- Le cooperative svolgono una funzione sociale che mira al bene comune, anziché alla massimizzazione del profitto.
- Sono stati realizzati programmi di orientamento, formazione, tirocini e workers buyout, coinvolgendo 5.254 persone svantaggiate, vulnerabili o con disabilità.
- Nell’ambito sociosanitario, le cooperative hanno assistito 22.089 persone con bisogni specifici.
Rigenerazione urbana e sostenibilità:
- Rigenerati 90.000 metri quadri di superficie urbana a Bologna, con la creazione di 160 nuovi posti di lavoro e una frequentazione annuale di oltre 370.000 persone.
- Investimenti significativi per aumentare l’efficienza energetica e realizzare impianti di energia rinnovabile, con il 90% delle cooperative che ha scelto il fotovoltaico.
- Diffusione di pratiche di economia circolare per promuovere un modello produttivo sostenibile.