Recovery Fund: Lusetti, accordo segna elemento di discontinuità; adesso definire piano di rilancio nazionale per sviluppo inclusivo e sostenibile

Roma, 21 luglio 2021 – “Stanotte l’Europa ha battuto un colpo inequivocabile. Fin dall’inizio dell’emergenza il movimento cooperativo internazionale, e in particolare le organizzazioni del nostro Paese, hanno chiesto a gran voce un segno di solidarietà fra paesi membri. Era troppo evidente che l’impatto asimmetrico di questa crisi costituiva un passaggio di fase storico. Per questo la soluzione doveva essere innovativa negli strumenti e radicale nell’ispirazione. Il set di politiche contenute nell’accordo rappresenta il necessario elemento di discontinuità fondato su uno spirito di cooperazione tra paesi europei”.

Ad affermarlo è il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Mauro Lusetti, anche a nome dei Copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone.

“Si sta aprendo una fase nuova -sottolinea Lusetti- che ha visto il nostro paese protagonista e che ci auguriamo non venga pregiudicata da inutili forzature burocratiche o da tentativi di limitare le prerogative degli organismi comunitari che hanno compiuto questa positiva scelta politica. Per la prima volta, grazie all’intesa raggiunta, l’Unione Europea, oltre al bilancio comunitario 2021-2027, potrà finanziare, tramite obbligazioni comuni, un Fondo per la ripresa il cui ammontare complessivo è rimasto invariato rispetto alla proposta avanzata dalla Commissione. Al nostro Paese verrà destinata una fetta importante di queste risorse, 209 miliardi dei quali 81 di sussidi e 128 di prestiti a tassi molto convenienti”.

“Adesso -conclude il Presidente dell’Alleanza- si tratterà di utilizzare questi fondi in modo efficace per assicurare una robusta ripresa dell’economia del nostro Paese, definendo un piano di rilancio che punti ad avviare un percorso di sviluppo inclusivo e sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale”.

 

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.